Perché il perdono?

Domanda di: Dott. Elda Villa  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il perdono produce anche benefici sulla salute: riduce, per esempio, ansia, stress, fobie e attacchi di panico. E perdonare apre le porte all'empatia, alla generosità degli altri, a qualcosa che ritorna prima ancora di essere data.

Perché è importante il perdono?

Le ricerche delle neuroscienze vanno sempre di più nella stessa direzione: il perdono fa bene, molto bene. Aumenta l'autostima, allena i neuroni che aiutano a sviluppare buone relazioni umane ed empatia. E, più in generale, chi sa perdonare si ammala di meno ed è destinato a vivere più a lungo.

Che senso ha perdonare?

Perdonare, che significa rinunciare alla rivendicazione del torto subito, rappresenta una vera svolta dal forte impatto psicologico. Il perdono non è solo un dono per gli altri: diventa terapeutico anche per se stessi.

Che cosa significa il perdono?

Il perdono è la cessazione del sentimento di risentimento nei confronti di un'altra persona; è quindi un gesto umanitario con cui, vincendo il rancore, si rinuncia a ogni forma di rivalsa di punizione o di vendetta nei confronti di un offensore.

Cosa dice Dio sul perdono?

Il dono del perdono

Egli li istruì a pregare: «E rimettici i nostri debiti [offese] come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori [coloro che ci hanno offeso]» (Matteo 6:12) e «perdonaci i nostri peccati, poiché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore» (Luca 11:14).

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