Domanda di: Ing. Enrico D'angelo | Ultimo aggiornamento: 7 novembre 2023 Valutazione: 4.4/5
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“Pile”, quindi, è un termine in falso inglese equivalente all'italiano “pelo” e probabilmente deriva da “pile fabric”, tessuto il cui processo di lavorazione però è diverso da quello usato per il “fleece”.
È morto a 80 anni, dopo una lunga malattia, Piero Becagli, uno degli imprenditori che hanno fatto la storia dell'industria tessile pratese. Tra le sue invenzioni il tessuto pile e le pellicce sintetiche.
Con il termine “pila” o “accumulatore” si intende una fonte di energia elettrica ottenuta mediante trasformazione diretta di energia chimica, costituita da uno o più elementi primari (non ricaricabili) o costituita da uno o più elementi secondari (ricaricabili).
Il pile venne creato nel 1979 dalla messa a punto di una fibra sintetica, ricavata dal poliestere, da parte dalla ditta americana Malden Mills, che depositò il marchio con il nome Polartec assieme alla consociata Patagonia.
Oltre alla lana e al velluto, uno dei tessuti più amati nei mesi freddi è senza alcun dubbio pile. Si tratta di un materiale sintetico ottenuto lavorando delle fibre di poliestere. Queste ultime vengono tessute per formare una base a maglia grossa, su cui vengono poi inseriti dei filamenti anch'essi di poliestere.