Anche l'origine del nome è incerta e le ipotesi sono molteplici: chi vuole che derivi da San Giovanni, chi invece da forme dialettali (da “san giovannina”, uva primaticcia, dato il suo precoce germogliamento), chi giura che derivi da sangue di Giove (Sanguis Jovis).
Il suo curioso nome, che in dialetto romagnolo suona come ” sanzve's” , sembrerebbe, infatti, derivare dal Monte Giove o Colli Jovis, una collina che si trova nell'entroterra riminese, non lontano dalla splendida Santarcangelo di Romagna. Ma la denominazione allude anche al “Sanctus Zeus” , il dio Giove dei Romani.
L'origine del nome Sangiovese è incerta. Alcuni sostengono che derivi da “sangiovannese” ossia originario di San Giovanni Valdarno, mentre altri sostengono che derivi da “sanguegiovese”, ossia “sangue di Giove”, in riferimento al Monte Giove, nei pressi di Santarcangelo di Romagna.
Entrambi i vini sono composti principalmente da uve di Sangiovese (il più coltivato in Toscana e tra i più importanti in Italia), ma mentre nel Chianti è necessario un minimo del 70% di Sangiovese, nel Chianti Classico questo valore sale all'80%.
Conosciuto anche con il nome di Brunello, Prugnolo Gentile, Guarnacciola (nel Beneventano), Niella (in Corsica) e Tuccanese (in Puglia), è il vitigno a bacca rossa più diffuso in Italia e dimostra una versatilità a molti sconosciuta.