Ciò accade perché i granuli di amido presenti nella pasta, assorbendo parte dell'acqua (reidratazione), si gonfiano, aumentano di volume e gelatinizzano, cioè cambiano struttura: da cristallina a geliforme. In effetti l'amido ora si comporta come un gel.
In ambito alimentare viene utilizzato molto come addensante. Noi lo assumiamo sotto forma di carboidrato ogni volta che mangiamo pasta o cereali, ma non solo, come vedremo tra poco. Lo troviamo anche come eccipiente nei medicinali, mentre in altri settori trova spazio per la produzione di cartoni e carta.
“Sciacquandola sotto l'acqua corrente, infatti, si elimina l'amido dalla superficie. La pasta non si incolla e si raffredda rapidamente, così si può procedere subito con la preparazione”. Se invece si vuole servire la pasta con una salsa calda, è meglio evitare di passarla sotto l'acqua fredda a fine cottura.
Sedanini e rigatoni, con la texture di “picchi” e “valli”, in cottura espongono all'acqua più superficie, restando più al dente nella parte spessa e rilasciando più amido da quella più sottile, permettendo sia di legarsi al sugo, che di “catturarlo” tra le righe.
L'acqua di cottura della pasta, è un vero e proprio fertilizzante naturale, e quindi può essere utilizzata anche per annaffiare le piante, risparmiando così quella iutilizzata per l'irrigazione. Una sola accortezza, in questo caso: non va aggiunto il sale in cottura.