Perché la ragade prude?

Domanda di: Giancarlo Carbone  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il prurito è conseguenza della perdita involontaria (soiling) di muco anale, tali secrezione possiede PH acido e tende ad irritare la cute perianale causando anche severe dermatiti perianali. Gioca un ruolo essenziale nella patologia della ragade, l'ipertono dello sfintere interno.

Cosa fare per alleviare il prurito anale?

Pomata di propoli e olio di iperico: a livello topico un rimedio efficace per contrastare il prurito anale, disinfettare la parte e cicatrizzare eventuali lesioni o ragadi è la pomata a base di propoli e olio di iperico, che sfrutta in sinergia i benefici di un antibiotico naturale e di un antinfiammatorio lenitivo.

Quando preoccuparsi del prurito anale?

Quando il prurito anale è sintomo associato a patologie anali specifiche quali fistole, ragadi, prolasso mucoso, emorroidi, condilomi acuminati diventa necessario il trattamento di queste patologie.

Quando preoccuparsi per le ragadi?

Se si sente dolore durante l'evacuazione delle feci o si nota del sangue nelle feci o sulla carta igienica bisogna rivolgersi al proprio medico. Non bisogna sentirsi in imbarazzo a parlarne con lui perché le ragadi anali sono un problema molto comune nella popolazione e il medico sa bene come bisogna trattarle.

Come sfiammare una ragade?

Praticare bagni tiepidi e applicare pomate anestetiche più volte al giorno (anche rimedi naturali): servono per diminuire il dolore e rilassare la muscolatura dello sfintere anale interno.

LE RAGADI ANALI: COSA SONO? COSA FARE?