Perché le Chiacchiere si chiamano così?

Domanda di: Benedetta Parisi  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Questa volta l'aneddoto legato a questi dolci fritti, risale a quando, durante una chiacchierata tra la regina e alcuni suoi ospiti, la Regina richiese un dolce al cuoco di corte napoletano Raffaele Esposito, il quale preparò queste frittelle, servendole appunto con il nome di “chiacchiere”.

Perché le chiacchiere di Carnevale si chiamano così?

Ma c'è anche un aneddoto che li riporta alla città di Napoli e alla figura della regina Savoia che un giorno, dilungatasi nel chiacchierare, fu colta da un'improvvisa fame che la spinse a chiedere al cuoco di corte, Raffaele Esposito, di prepararle un dolce, per cui fu scelto proprio il nome di Chiacchiere.

Perché le bugie si chiamano così?

Perché le bugie si chiamano così? Difficile risalire all'origine della parola bugie, ma sembra che le chiacchiere, prendiamo questo come nome di riferimento, derivino dai frictilia, un dolce romano preparato tradizionalmente a febbraio per festeggiare i Saturnali.

Che differenza c'è tra le chiacchiere e le bugie?

Più che differenze, è il caso di parlare di sfumature. Il termine “chiacchiere” è diffuso in Lombardia e nel Sud Italia, mentre “bugie” è più piemontese: le bugie sono in genere più piccole, a forma di rombo, ed esistono anche nella variante ripiena alla marmellata o al cioccolato.

Perché i dolci di Carnevale si chiamano bugie?

Quando si diffuse la religione cattolica, le bugie erano apprezzate nel tempo di Quaresima, in cui non si poteva mangiare la carne, da qui il nome Carnevale: Carne Levarem. Perciò questi dolci erano nutrienti e buonissimi da mangiare proprio in periodo di festa.

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