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Come faccio a sapere se mi è stato concesso l'accompagnamento?
Dopo la visita presso l'ASL riceverai il verbale che riporta quanto accertato dalla Commissione Medica: è un documento importantissimo e, sulla base dei dati presenti, potrai capire quali sono le prestazioni alle quali hai diritto… anche per questa “lettura” non sempre facile, ti consigliamo di rivolgerti agli ...
Come capire se ti danno l'accompagnamento?
Per poter ricevere l'indennità di accompagnamento sono necessari i seguenti requisiti:
riconoscimento di totale inabilità (100%) per affezioni fisiche o psichiche; impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore; impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita:
Quali sono le patologie che non possono essere revisionate?
Patologie esenti da revisione dello stato invalidante
Insufficienza cardiaca in IV classe NHYA refrattaria a terapia. Insufficienza respiratoria in trattamento continuo di ossigenoterapia o ventilazione meccanica. Perdita della funzione emuntoria del rene, in trattamento dialitico, non trapiantabile.
Come funzionano visite INPS?
Il personale medico incaricato dall'Inps può far visita al lavoratore, presso il domicilio indicato nel certificato di malattia, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 se si tratta di un dipendente pubblico, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 se si tratta di un lavoratore del settore privato.
Chi manda la visita di controllo INPS?
La visita di controllo può essere richiesta d'ufficio dall'INPS o dal datore di lavoro. Quest'ultimo deve presentare apposita istanza in via telematica sul portale INPS.
Come si fa a capire se la domanda di invalidità è stata accettata?
Verifica stato domanda invalidità. Per ottenere il codice QR dovrai collegarti al servizio online “Generazione QR-Code invalidi civili per attestazione status“, sul portale dell'INPS, accedendo con le tue credenziali: SPID, CIE o CNS. Il servizio genera automaticamente e in tempo reale il QR-Code, in formato PDF.
Quanto tempo ci vuole per avere la risposta per l'invalidità?
Il verbale definitivo viene inviato alla persona entro 120 giorni (4 mesi) dalla data della visita, da parte dell'INPS tramite raccomandata A/R ed eventualmente anche tramite posta PEC.
Come si svolge la visita davanti alla commissione medica INPS?
Presentarsi curati e ben vestiti. Regola valida per ogni appuntamento importante. Non si deve cadere nell'inganno di pensare che andare a visita trasandati o acuendo le proprie condizioni possa in qualche modo indurre in errore la Commissione medica.
Cosa succede se la visita INPS non ti trova a casa?
Il medico, comunque, comunicherà l'assenza all'Inps, che dovrà comunicarla, a sua volta, al datore di lavoro. Se il giorno dopo, il dipendente non si presenta in ambulatorio, dovrà presentare una giustificazione per l'assenza, entro 10 giorni. In caso contrario, ci sono delle sanzioni.
Quali patologie danno diritto alla 104 art 3 comma 3?
Le patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e le malattie rare che sono correlate a gravi riduzioni della capacità lavorativa sono assai numerose. – sindrome di down, di patau, di edward, trisomia 9, monosomia 5p o sindrome del “cri du chat”, oloprosencefalia alobare o semilobare: 100% d'invalidità.
Qual è la percentuale di invalidità per ottenere la 104?
La legge 104: la nuova percentuale Ma rispetto al requisito minimo di invalidità, si deve avere una percentuale superiore al 33,33%,ciò basta per avere i benefici previsti dalla legge. Attualmente se si tocca questa percentuale, è prevista la concessione gratuita di ausili e protesi.
Chi decide di mandare la visita fiscale?
Chi manda la visita fiscale La visita fiscale può partire d'ufficio dall'INPS (ad esempio in caso di malattia molto lunga o prolungata), oppure può essere richiesta dal datore di lavoro privato o dall'amministrazione pubblica.
Da quando scatta la visita fiscale?
Quando può essere fatta la visita? La visita fiscale può essere richiesta, dal datore di lavoro pubblico, fin dal primo giorno di assenza dal servizio per malattia del dipendente e può essere effettuata con cadenza sistematica e ripetitiva, anche in prossimità delle giornate festive e di riposo settimanale.
Cosa succede se sono in malattia ed esco?
La sanzione amministrativa consiste nella decurtazione del 100% dell'indennità di malattia prevista per i primi 10 giorni di assenza da lavoro.
Chi soffre di artrosi ha diritto all invalidità?
Tra i diritti di chi soffre di artrosi rientra anche quello all'indennità di accompagnamento. La legge [3] accorda il beneficio agli invalidi civili totali (invalidità del 100%) quando siano impossibilitati a camminare autonomamente o siano incapaci di compiere da soli gli atti quotidiani della vita.
Chi è titolare di indennità di accompagnamento può uscire da solo?
La legislazione vigente non pone però alcuna limitazione alla libertà personale di chi percepisce l'indennità di accompagnamento. Più semplicemente viene prevista la possibilità di accertare quali persone con disabilità "abbisognano" di un accompagnatore (2), ma senza che ne consegua alcun obbligo negli spostamenti.
Quali sono le tre principali patologie professionali?
Seguono, principalmente, l'ipoacusia da rumore (circa 6 mila casi l'anno e, fino al 2008 la patologia più numerosa), le malattie da asbesto (asbestosi, neoplasie e placche pleuriche) per oltre 2 mila casi l'anno (in crescita) e le malattie respiratorie (circa 2 mila l'anno, escludendo quelle correlate all'asbesto).
Che percentuale di invalidità ci vuole per avere l'accompagnamento?
Possono ottenere la prestazione le persone a cui è riconosciuta un'invalidità totale e permanente del 100%, accompagnata dall'impossibilità di deambulare senza l'aiuto continuo di un accompagnatore o dall'incapacità di gestire autonomamente nel quotidiano la propria vita.
Cosa spetta a chi assiste un familiare?
Il lavoratore che assiste un familiare disabile grave, parente o affine entro il 2° grado (o entro il 3° grado, in specifiche situazioni), ha diritto a 3 giorni di permesso mensile per legge 104, utilizzabili anche in maniera continuativa.
Cosa significa non essere in grado di compiere gli atti quotidiani della vita?
Per atti quotidiani della vita, come precisato dal Ministero della Sanità, sono da intendere quelle azioni elementari che espleta quotidianamente un soggetto normale di corrispondente età e che rendono il disabile, che non è in grado di compierle, bisognevole di assistenza.