Perché l'Italia ha perso le sue colonie? Perché ha perso la Seconda Guerra Mondiale. Il 10 febbraio 1947 con il Trattato di Parigi l'Italia perse tutte le colonie, tranne la Somalia italiana che si decide di mettere sotto amministrazione fiduciaria italiana dal 1950 al 1960.
La fine del colonialismo italiano e il suo bilancio
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale l'Italia, ripetutamente sconfitta in guerra, perderà i suoi domini coloniali. Nel 1947, con il Trattato di Parigi, verrà sancita la perdita delle colonie italiane.
Luogo di incontro di culture arcaiche come quelle etrusca, latina e sabina, nonché di insediamenti celti, colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica romana e divenne il centro dell'Impero romano.
Il regime fascista portò a compimento anche l'ultima impresa coloniale italiana: la conquista dell'Etiopia, che aveva battuto l'Italia ad Adua 40 anni prima. Nel 1935 Mussolini dichiarò guerra all'Etiopia, sostenendo di voler mettere fine alla schiavitù che ancora si praticava nel paese.
Mussolini voleva mettere in evidenza che l'Etiopia – ai suoi occhi - non era uno Stato sovrano, ma un territorio selvaggio, in cui non valevano le regole del diritto internazionale.