Mirabel non ha, infatti, mai ottenuto una porta sua, non ha un suo talento, e, per questo, per tutta la narrazione si trova a inseguire la speranza di trovare il proprio ruolo e di rendere orgogliosa la sua famiglia, in particolare abuela Alma.
In verità, Mirabel possiede il profondo talento di cogliere e dare voce e senso alle “crepe” della casa e della sua famiglia. Le crepe sono le fragilità della famiglia che i vari familiari confidano in segreto a Mirabel.
Mirabel è la quindicenne protagonista della vicenda narrata nel film, ma non ha nessun potere magico, a differenza degli altri membri della sua famiglia. Senza fare spoilers, è l'eroina della storia a cui manca un vero e proprio villain da affrontare, un caso assai raro nell'animazione.
In sostanza, il suo dono era interiorizzato piuttosto che esteriore, il che la rendeva un vaso per la magia in un modo che la collegava direttamente a Casita. Questo è stato in definitiva il modo in cui è stata in grado di salvare il miracolo e restituire la magia alla sua famiglia e alla sua casa.
Encanto si presenta dunque come una grande metafora sulla famiglia, sulla necessità di essere ciò che si è e non altro da sé. Ognuno è speciale e indispensabile a suo modo e questo è certamente, a livello contenutistico, ciò che di più bello il film ci racconta.