Perché si chiama mutande?

Domanda di: Dr. Gerlando Riva  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Come gran parte delle parole che usiamo, il termine mutanda proviene dal gerundio latino mutandae, che significa cambiarsi, come se già i latini avessero compreso quanto fosse importante correlare l'igiene intima a un capo così fondamentale.

Perché si dice mutande e non mutanda?

Insomma, il plurale è figlio di una consuetudine secolare (la prima attestazione di mutande in italiano risale al 14° secolo) di "vedere e pensare" l'indumento come fosse un paio di calzoni "intimi", costituito quindi di due elementi distinti che si riuniscono sopra le gambe.

Cosa vuol dire mutandine?

[lat. mutandae «da mutarsi» gerundivo di mutare «cambiare», sottint. vestes o sim.]. – Capo di biancheria intima maschile e femminile che copre la parte del corpo che va dalla vita all'inguine o alle cosce: originariamente a forma di calzoni lunghi, e indossate solo dagli uomini, divennero di uso generale nel sec.

Chi è che ha inventato le mutande?

La biancheria intima è nata nell'antico Egitto, quando le donne nobili cominciarono a fare uso di due tuniche, di cui quella interna è l'antenata della camicia, che verrà poi indossata anche dalle donne greche.

Come si chiamano le mutande in italiano?

[capo di biancheria intima che copre la parte del corpo che va dalla vita o dai fianchi all'inguine o alle cosce] ≈ (non com.) brache, (pop., region.) mutanda. ⇓ boxer, culotte, mutandine, mutandoni, perizoma, slip, tanga.

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