Profiterole è una parola che deriva dal diminutivo del francese profit, cioè profitto o guadagno, per piccoli bignè ricoperti di cioccolato e che nelle occasioni importanti sono anche presentati in un unico dolce al cioccolato, a volte piatto, ma più spesso in forma di alto cono o di piramide.
di profit «profitto», col suff. dim. -erole]. – Sorta di piccolo bignè cotto in forno (ripieno di crema, panna, cioccolata, o anche di formaggio o altro), adoperato di solito per guarnizione di piatti o come componente di torte.
L'origine risale probabilmente alla corte francese di Caterina de' Medici, che sposò Enrico II nel 1540. Quando Caterina si trasferì volle al suo seguito un cuoco personale, un certo Popelini, che creò la pasta choux per i bignè, dalla quale derivò il suddetto dolce, la cui fama si diffuse però solo nel XVII secolo.
Partiamo con l'etimologia della parola profiteroles che rimanda alla lingua francese, è proprio in Francia infatti che questo dolce conosce i suoi natali. Forse non tutti sanno che in origine i profiteroles non erano dolci bensì era una pietanza realizzata con prodotti salati.
Il nome bongo è recente ed iniziò ad essere usato per indicare i profiteroles quando a metà del 900 la parola bongo bongo incominciò ad indicare in Italia i negri Ad esempio Nilla Pizzi nel 1947 cantava la canzone bongo bongo bongo in cui i negri erano descritti con l'anello nel naso e sceglia al collo.