Perché la sua forma ricorda quella dei cavoletti di Bruxelles. Il nome fu ideato nel XIX secolo dal pasticcere creativo di Jean Avice il quale introdusse farciture di crema pasticcera o crema chantilly, presentandoli guarniti di caramello (croquenbouche) o ricoperti da una cascata di cioccolato fondente (profiteroles).
Questo impasto di acqua, farina, uova e burro lavorati a caldo pare sia stato creato nella Firenze del XVI secolo dal cuoco Penterelli, allora al servizio di Caterina de' Medici, e migliorato dal suo successore Popelini. Da qui la pasta choux prese la via della Francia, dove venne perfezionata fino a dar vita ai bignè.
La pasta choux o pasta da choux (dal francese choux /ʃu/, "cavoli") è una pasta di gusto neutro molto usata in pasticceria e gastronomia. Il nome potrebbe derivare dalla forma tonda, simile ad un cavolo verza, che assumono i gusci dei bignè cotti, una delle applicazioni più comuni di pasta choux .
Il bignè (adattamento del francese beignet, [bɛ'ɲɛ]) è una piccola pasta dolce di forma tondeggiante, talvolta allungata (in questo caso si chiama éclair).
bigne, beugne) «bugna»]. – Pasta dolce, lievitata e rigonfia, semplice o ripiena (di crema, panna, cioccolato, zabaione). Sono talora chiamati bignè, spec. a Roma, anche le «bombe», i «bomboloni» e le ciambelline rigonfie, che si fanno con la stessa pasta ma, anziché cotti nel forno, sono fritti nell'olio.