Il colorante magenta fu messo a punto nel 1859 da François-Emmanuel Verguin ossidando l'anilina grezza con cloruro stannico. Il nome venne dedicato alla battaglia di Magenta, sfruttando il nome della città che all'epoca era diventata famosa per le vicende legate alla seconda guerra d'indipendenza italiana.
Nella stampa tipografica e nella fotografia a colori, è così detto il colore che si ottiene per composizione additiva dai colori primarî rosso e blu (è quindi complementare del verde) e che costituisce, insieme al giallo e al ciano, la terna dei colori fondamentali, dalla sovrapposizione dei quali (per es.
Come è noto, molte persone pensano che il magenta e il fucsia siano la medesima cosa: in realtà, il fucsia è un colore brillante che si ottiene mescolando tra loro viola e rosso, e prende il nome dallo scienziato tedesco Fuchs. Il magenta, in ogni caso, risulta leggermente più luminoso del fucsia.
Come il Vantablack è un materiale costruito dall'uomo per applicazioni astronautiche e militari, anche il nero non esiste in natura. Infatti, non si tratta di un colore, ma dell'assenza di esso, andando a posizionarsi all'estremo opposto del bianco (che invece contiene tutti i colori nel suo spettro).
Anche il nero viene considerato un colore perché i pigmenti vengono uniti per riprodurlo sulla carta. A livello tecnico, però, il bianco e il nero non sono colori, bensì delle sfumature, in quanto rafforzano i colori.