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Che malattie vede il neurologo?
infezioni del cervello e del sistema nervoso periferico, come l'encefalite, la meningite e gli ascessi cerebrali. malattie cerebrovascolari, come l'ictus. malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, il Parkinson e la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Quali sono le principali malattie neurologiche?
Le malattie più diffuse sono: emicrania, cefalee, epilessia, disturbi del linguaggio, disturbi del movimento, disturbi del sonno, encefalite, meningite, Alzheimer, Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, ictus, demenza, malattie infiammatorie e autoimmuni.
Quanto dura la visita da un neurologo?
La durata di una visita neurologica è di circa 30 minuti ma, a seconda dei casi e delle patologie in esame, può essere necessario più o meno tempo.
Chi cura la depressione il neurologo o lo psichiatra?
Lo psichiatra è specializzato nella cura delle patologie mentali e del disagio psichico (depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari, ecc) , mentre il neurologo è specializzato nella cura di malattie organiche del Sistema Nervoso Centrale e Periferico (cervello, midollo spinale, nervi cranici e spinali, ...
In che cosa consiste la visita neurochirurgica?
Che cos'è la visita neurochirurgica? La visita neurochirurgica è utile a valutare la presenza e l'entità di patologie del sistema nervoso centrale e periferico o disturbi a carico della colonna vertebrale, allo scopo di individuare la cura più efficace e l'eventuale ricorso a un intervento chirurgico.
Quali sono i disturbi del movimento?
I disordini del movimento sono principalmente associati alla malattia di Parkinson, poi alle distonie, alla Malattia di Huntington (MH) e ai parkinsonismi secondari come l'atrofia multisistemica (MSA), la paralisi sopranucleare progressiva (PSP), la sindrome cortico-basale (CBD) e la malattia da corpi di Lewy (LBD).
Quali sono i sintomi della sclerosi multipla?
I sintomi iniziali più comune sono i seguenti:
Formicolio, intorpidimento, dolore, bruciore e prurito alle braccia, alle gambe, al tronco o al viso e talvolta una riduzione del senso del tatto. Perdita della forza o della destrezza in una gamba o una mano che può irrigidirsi. Disturbi della vista.
Chi è il medico che cura i nervi?
“Il medico Neurologo è lo specialista che possiede le conoscenze e le competenze utili ad affrontare tutte le patologie - di natura organica - del cervello, del midollo spinale, dei nervi e dei muscoli.
Chi è il medico che cura l'ansia?
In realtà lo specialista che cura depressione e ansia è lo psichiatra, il medico cioè che, dopo la laurea in medicina, ha frequentato un corso di specializzazione di cinque anni per la cura dei disturbi della sfera emotiva.
Come si fa a capire se si è in depressione?
I SINTOMI DELLE DEPRESSIONE Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno. Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno. Affaticamento o mancanza di energia quasi ogni giorno. Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa quasi ogni giorno.
Che esami si fa per la depressione?
Non esistono esami in grado di confermare la depressione, ma le analisi di laboratorio possono aiutare il medico a stabilire se la depressione sia dovuta a una patologia fisica oppure a un disturbo ormonale. Gli esami del sangue, ad esempio, solitamente si fanno per verificare un disturbo della tiroide.
Come si fa a capire se una persona è depressa?
DEPRESSIONE: I SINTOMI COMUNI A UOMINI E DONNE
sentirsi tristi, facili alle lacrime, colpevoli o vuoti. non riuscire più a godersi attività solitamente piacevoli. sperimentare mutamenti nell'appetito o nel peso. avere troppo o troppo poco sonno. sentirsi agitati o stanchi. non riuscire bene a concentrarsi.
Chi cura l'ansia e la depressione?
Lo psichiatra è l'unica figura professionale che ha la competenza e il titolo per prescrivere i farmaci specifici per curare i Disturbi d'Ansia, la Depressione, gli Attacchi di Panico, o altre situazioni cliniche che richiedano una terapia farmacologica.
Come capire se si ha una malattia neurodegenerativa?
Malattie neurodegenerative: quali sono i sintomi?
Perdita di memoria. Difficoltà con il linguaggio e la comunicazione. Perdita delle capacità motorie e della coordinazione. Tremori o scuotimenti. Cambiamenti nel comportamento e nella personalità Difficoltà di equilibrio e deambulazione. Affaticamento e debolezza.
Come si chiama la malattia che ti fa dimenticare le cose?
Il morbo di Alzheimer è una fatale malattia del cervello che provoca un lento declino delle capacità di memoria, del pensare e di ragionamento. Se Lei o una persona cara state vivendo difficoltà di memoria o riscontrate altri cambiamenti nelle capacità di pensare, non ignoratele.
Cosa si può fare per prevenire malattie neurologiche?
Sicuramente la prevenzione delle malattie carenziali si basa su un equilibrato apporto vitaminico, soprattutto del complesso B contenuto in alimenti di origine animale come pesce, carne, uova e derivati, non compensabile con l'integrazione nella dieta di vitamine di origine non animale.
Quali sono i primi sintomi di SLA?
I sintomi che si osservano con la progressione della malattia comprendono:
debolezza degli arti; crampi muscolari e fascicolazioni; difficoltà a camminare o a svolgere le normali attività quotidiane; difficoltà a masticare, a deglutire, a parlare e a respirare; cambiamenti delle funzioni cognitive e comportamentali.
Quali sono i sintomi della fibromialgia?
Sindrome fibromialgica: cosa significa e i suoi sintomi
dolore muscolari diffusi. disturbi del sonno. colon irritabile. bruciore intimo. “fibro-fog” (difficoltà a concentrarsi e ad effettuare semplici elaborazioni mentali) stanchezza cronica.
Quando sospettare sclerosi multipla?
riduzione della forza muscolare ad uno o ad entrambi gli arti, in particolare alle gambe. Disturbi nella capacità di movimento; alterazione della sensibilità che si manifesta ad esempio sotto forma di formicolii (parestesie) ad uno o a più arti; alterazioni della vista ad uno o ad entrambi gli occhi.
Quale malattia rallenta i movimenti?
La bradicinesia è un rallentamento dei movimenti volontari, ad esempio camminare, che diventano difficilmente controllabili. Alla base di tale disturbo c'è una carenza a livello cerebrale di dopamina, molecola fondamentale per il controllo dei movimenti volontari.