Interventista della prima ora, Ungaretti vuole, come molti degli intellettuali italiani, entrare in quella guerra che considera una soluzione per ottenere uno stato di uguaglianza e di libertà e perché spera di ritrovare nella guerra la sua identità di italiano, essenso nato in Egitto e avendo vissuto a lungo in ...
L'esperienza della guerra rivela al poeta la povertà dell'uomo, la sua fragilità e solitudine, ma anche la sua semplicità e spontaneità primitiva, che vengono ad emergere nel dolore: nella distruzione e nella morte della guerra egli ha scoperto il bisogno di una vita pura, innocente, spontanea, sottratta ad ogni vanità ...
Ungaretti è oggi considerato uno dei più grandi poeti contemporanei. Egli è il creatore di un linguaggio poetico nuovo, aderente meglio al sentimento del periodo: fratelli e sorelle stretti di fronte al male della guerra.
Cosa c'entra Ungaretti con la Prima Guerra Mondiale?
Quando nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale, Ungaretti partecipò attivamente alla campagna interventista, arruolandosi in seguito, come volontario, nel 19º Reggimento di fanteria della Brigata "Brescia", quando, il 24 maggio del 1915, l'Italia entrò in guerra.
Ungaretti partecipò in prima persona alla prima guerra mondiale, combattendo in trincea. Le sue poesie più famose fanno vivere a pieno lo sgomento e la caducità della vita di fronte all'ingiustizia della guerra. Memorabili in questo senso componimenti come Veglia, Fratelli, San Martino del Carso, Soldati.