Domanda di: Sig. Samuel Sartori | Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023 Valutazione: 4.4/5
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Va osservato che spesso acerrimo, etimologicamente superlativo, è trattato come se fosse un aggettivo di grado positivo: nel corpus della “Repubblica” si hanno 62 occorrenze di più acerrim*, per lo più in contesti in cui si parla del più acerrimo nemico, o avversario, o rivale.
Sono gli aggettivi acre, aspro, celebre, integro, misero e salubre che fanno acerrimo, asperrimo, celeberrimo, integerrimo, miserrimo e saluberrimo, perché in latino si diceva acerrimus, asperrimus eccetera.
I gradi dell'aggettivo quindi, servono per delineare il rapporto di qualità tra due o più elementi della frase. GRADO POSITIVO: È l'aggettivo nella sua forma base. GRADO COMPARATIVO: Indica un paragone , un confronto, tra due elementi (il primo ed il secondo termine di paragone).
Il superlativo acrissimo è attestato nel Vocabolario degli accademici della Crusca fin dalla terza edizione (1691), acerrimo solo dalla quarta (1729-1738).
Il superlativo assoluto esprime un alto grado di una qualità, senza paragoni. Si forma anteponendo gli avverbi molto/tanto/assai all'aggettivo o aggiungendogli la desinenza -issimo. Il superlativo assoluto si può anche formare ripetendo l'aggettivo: Questo problema è facile facile.