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Che messaggio vuole trasmettere Dante?
Dante scrive la Divina Commedia proprio per liberare l'uomo dal peccato, attraverso la conoscenza di quest'ultimo. In particolare egli vuole punire l'eccessiva cupidigia che aveva portato alla condanna di persone innocenti.
A cosa si paragona Dante?
Dante si paragona a Fetonte, la creatura mitologica che andò dalla madre Climene per chiedere conferma di essere veramente il figlio di Apollo, dopo che Epafo aveva insinuato che si trattava di una menzogna.
Perché Dante prova pietà?
Nell'ascoltarla, Dante prova una profonda commozione non solo per la fragilità umana, ma perché ripensa al proprio vissuto, al suo amore giovanile per Beatrice.
Chi disse ricordati di me che son la Pia?
130 – 136). Sono questi i versi che chiudono il quinto canto del Purgatorio. Pia si rivolge premurosa a Dante, con tono di supplica: “Deh, quando tu sarai tornato al mondo / e riposato de la lunga via” / seguitò 'l terzo spirito al secondo / “ricorditi di me che son la Pia” (Purg.
Cosa dice Dante quando esce dall'Inferno?
Si tratta del verso finale dell'Inferno, l'ultimo e famosissimo del XXXIV canto, il numero 139 per la precisione: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. È l'ultimo endecasillabo dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
In quale canto Dante incontra Bonagiunta?
Bonagiunta Orbicciani Dante lo introduce nel Canto XXIV del Purgatorio, tra i golosi della VI Cornice, dove è lui stesso a rivolgersi a Dante riconoscendolo e mormorando il nome di Gentucca, che probabilmente allude a una donna che ospitò il poeta fiorentino durante l'esilio.
Cosa dice Dante a Bonagiunta Orbicciani?
Lui iniziò: «È nata una femmina, e ancora è una giovinetta, che ti renderà piacevole la mia città [Lucca], anche se tutti ne parlano male. Tu te ne andrai via di qui con questa profezia: se a causa del mio mormorio non hai capito bene, i fatti ti sveleranno la verità.
Qual è la prima frase della Divina Commedia?
Si apre con un canto introduttivo in cui Dante presenta la situazione iniziale e illustra le motivazioni del suo viaggio nei tre regni ultraterreni dell'Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. « Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. »
Come era detto Dante?
Importante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spaziò all'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta".
Chi profetizza l'esilio a Dante nell'Inferno?
Dopo l'intermezzo di Cavalcante, Farinata profetizza a Dante l'esilio e l'impossiblità di rientrare in città. Gli domanda poi perché i fiorentini siano così duri contro i suoi discendenti e Dante ricorda lo scempio della battaglia di Montaperti, che colorò di rosso le acque del fiume Arbia.
Cosa dice Virgilio a Dante quando lo incontra?
«Miserere di me,» gridai a lui, «qual che tu sii, od ombra od omo certo!»
Chi pronuncia la frase non ti curar di loro ma guarda e passa?
Dante non vuole avere a che fare con loro e affida a Virgilio la sentenza che porterà i due a ignorarli: “Non ti curar di loro ma guarda e passa”. Non li ritiene degni di parlare ne' ritiene di doversi intrattenere con loro.
Cosa chiede Jacopo a Dante?
La seconda anima a parlare è quella di Bonconte da Montefeltro. Dante chiede lui che fine abbia fatto il suo corpo, scomparso dopo la Battaglia di Campaldino; lo spirito racconta di essersi trascinato alla foce del fiume Archiano e di essersi pentito.
Chi incontra Dante nel 5 canto del Purgatorio?
In questo canto Dante incontra Jacopo del Cassero, podestà di Bologna e Milano, morto per mano di sicari nel padovano, Bonconte da Montefeltro, ghibellino, ferito a morte nella battaglia di Campaldino, e infine Pia de' Tolomei, senese, assassinata dal marito in Maremma nel 1297.
Che nullo amato amar perdona?
Il verso «Amor ch'a nullo amato amar perdona» è stato oggetto di varie interpretazioni. La più comune è che l'Amore non «perdona» nel senso di “non risparmia” a «nullo amato» a nessuna persona che riceve Amore di «amare», ossia di non riamare a sua volta.
Che cosa vuol dire Amor ch'a nullo amato amar perdona?
Si tratta di un verso che esprime l'inesorabile fatalità di Eros, che quando colpisce non lascia scampo. Infatti il verso significa proprio questo: che Amore non perdona, nel senso che non risparmia, a nessuno che sia amato e che quindi abbia ricevuto amore, di amare a sua volta.
Qual è la legge del contrappasso?
– Corrispondenza della pena alla colpa, consistente nell'infliggere all'offensore la stessa lesione da lui provocata all'offeso, e più comunem. detta pena o legge del taglione (v. taglione1).
In che modo Dante riconosce Beatrice?
La donna indossa un velo bianco e una ghirlanda di ulivo, nonché un mantello verde e una veste color rosso vivo: anche se Dante non l'ha ancora vista in volto in quanto velata, il suo spirito avverte la potenza d'amore ed egli riconosce quella figura come la donna amata in vita, Beatrice.
Quale metafora Usa Dante per descrivere Virgilio?
E' Virgilio che usa la metafora delle foglie che d'autunno cadono dagli alberi per descrivere la folla, che poi viene ugualmente utilizzata da Dante.
Che disse Dante a Beatrice?
“Disse Dante a Beatrice, allarga le gambe e ti farò felice.”