Domanda di: Sig.ra Felicia Longo | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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L'epiteto può indicare anche l'ascendenza dell'eroe: «figlio di Peleo» (in greco antico: Πηληϊάδης, Peleiádes) per Achille, «figlio di Atreo» (in greco antico: Ἀτρείδης, Atréides) per Agamennone o Menelao, «figlio di Laerte» (in greco antico: Λαερτιάδης, Laertiádes) per Ulisse.
L'epiteto di Ulisse è uno dei più famosi e complessi: viene definito politropo, ovvero multiforme. Ulisse è infatti ricco di astuzia e di conoscenza, ha vagato e conosciuto cose che agli altri mortali sono proibite, è un personaggio dalle mille facce.
Per quanto riguarda l'epiteto, esso ha la funzione di identificare i personaggi, per esempio Achille è chiamato anche con i seguenti epiteti: divino, simile a un dio, dai biondi capelli, dal rapido passo, veloce e pastore di eserciti.
Le classi 1E e 1D, viaggiando tra i versi dell'Iliade e dell'Odissea, si sono imbattute nei bellissimi epiteti di Omero: “Achille piè veloce”, “Briseide guancia gentile”, “L'Aurora dalle dita di rosa”.
Ma se incerto è il significato del suo nome, eloquenti sono invece gli epiteti coi quali Apollo è salutato come divinità della luce: egli è "il nato dalla luce" (λυκηγενής), "il luminoso" (λύκιος), "il puro" (Φοῖβος), "il dio che porta la spada d'oro e l'arco d'argento" (χρυσάωρ, ἀργυρότοξος).