Domanda di: Mirco Villa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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Qual è la forma più pericolosa? La polmonite acquisita in comunità rappresenta una delle più comuni cause di morte per patologia infettiva. L'incidenza annua stimata negli ultrasessantacinquenni è compresa fra i 25 e i 44 casi per mille, con differenze in relazione all'età.
“A causa dell'infiammazione, la respirazione si complica ed ecco comparire i sintomi: tosse, che può essere secca oppure grassa, respiro corto e febbre, che può superare anche i 39 gradi di temperatura. Nelle persone più anziane si può avere una polmonite anche senza tosse o febbre.
La polmonite batterica è una malattia infettiva contagiosa, in quanto dipende da batteri che sono capaci di trasmettersi da un individuo infetto a uno individuo non-infetto.
In presenza di questi fattori amplificanti, la polmonite può provocare delle complicazioni anche gravi come: la pleurite, l'infiammazione della membrana che separa i polmoni dal torace; l'ascesso polmonare; la setticemia, un'infezione capace di diffondersi ad altri organi, portando anche alla morte del paziente.
La polmonite, infatti, necessita di un trattamento medico adeguato. Questi i principali sintomi che devono "mettere in allarme": dolore acuto al torace, che spesso peggiora quando si tossisce. febbre molto alta, superiore ai 38,5°C e accompagnata da brividi, che non accenna a diminuire.