In pratica, per effetto di questa disposizione, tutte le annualità fino al 2018 le scadenze dell'accertamento risultano prorogate di 85 giorni, quindi non scadranno il 31 dicembre dei vari anni. Per queste annualità, quindi, diventa il 26 marzo. Quindi, il 26 marzo 2023 per l'annualità 2016 e così via.
Dal 26 marzo 2023 prescritte tutte le annualità fino al 2018
Con il 26 marzo scorso è scaduto il termine di accertamento fiscale per i periodi d'imposta fino al 2018, a seguito dell'emergenza Covid-19, che aveva prorogato i termini ordinari di accertamento di 85 giorni. Infatti, l'art. 67, co.
Quale anno sta andando in prescrizione per l'Agenzia delle Entrate?
Il 26 marzo 2022 è scaduto il termine di accertamento per quelle omesse. Questo significa che il 2015 è sepolto a tutti gli effetti e non potrà essere messo in discussione dall'Agenzia delle Entrate.
A decorrere dal periodo di imposta 2016 (dichiarazione dei redditi 2017) l'avviso di accertamento va notificato, a pena di decadenza, entro il 31.12 del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione (settimo anno se si tratta di dichiarazione omessa).
Con la norma in esame si prevede che il raddoppio dei termini scatta solo per i casi di presentazione della notizia di reato entro gli ordinari termini (sostanzialmente, salvo i casi di omessa dichiarazione, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione).