Quale di questi strumenti visivi è più adatto a supportare il bambino con autismo nel primo approccio con persone non conosciute?

Domanda di: Romeo Galli  |  Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023
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L'agenda visiva fa parte degli “strumenti visivi personalizzati di comunicazione in entrata”. Tali strumenti svolgono la loro finalità nell' ampliare la ricezione del messaggio migliorando l'adattamento all'ambiente circostante. L'agenda visiva è uno strumento valido per le persone nello spettro autistico e non solo.

Quali sono gli strumenti visivi?

I supporti visivi possono essere immagini fotografiche, oggetti, oggetti in miniatura, semplici quadrati di carta colorata, disegni, simboli o testo.

Come aiutare contatto visivo autismo?

CONTATTO OCULARE

aspettare che agganci il nostro sguardo per consegnarla. In caso di oggetto attirare l'attenzione del bambino assicurandosi che lo veda, anche passandoglielo davanti agli occhi, e poi metterselo davanti ai propri occhi. Inizialmente ci accontentiamo che il bambino giri la faccia verso di noi.

A cosa servono le Pecs?

PECS è l'acronimo di “Picture Exchange Communication System”, ovvero Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini ed è stato sviluppato da Lori Frost e Andy Bondy con l'obiettivo di fornire un metodo di comunicazione efficace e funzionale per individui con disordini della comunicazione e del linguaggio.

Come lavorare con un bambino autistico non verbale?

Nel caso dell'autismo non verbale e, quindi, di un'assenza di linguaggio e/o di intenzionalità comunicativa, bisogna innanzitutto incrementare l'interesse del bambino verso l'ambiente. Si lavora sulla comprensione e sulle abilità che precedono lo sviluppo del linguaggio.

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