Nel 2016, British American Tobacco (BAT) ha lanciato sul mercato glo. Dal suo esordio in Giappone, precisamente in Sendai, la sua diffusione è cresciuta fino a raggiungere la commercializzazione del dispositivo in 15 paesi.
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e Ploom il più riconoscibile anche a distanza è l'odore prodotto dal vapore del primo dispositivo. Può piacere o meno, ma gli utenti sono concordi nell'assegnare a Ploom il primato per il riscaldatore di tabacco meno “puzzoso” dei tre, seguito da Glo e, fanalino di coda, iQos.
Tuttavia, né GLO né IQOS escludono potenziali danni per la salute, anche se a rigor di logica il primo dovrebbe essere leggermente più sicuro in virtù della temperatura di riscaldamento più bassa di quasi 100° C.
Le ultime generazioni di holder IQOS danno la possibilità di fumare due HEETS di seguito con la stessa ricarica. GLO invece dura di meno, ma il numero di tiri varia fortemente dallo stile del suo utente, anche se si può stimare un funzionamento di circa 3-4 minuti.
In media un neostick Glo contiene una concentrazione di nicotina pari a circa a 0,5 mg, in linea con il contenuto di nicotina presente negli stick per gli altri dispositivi per tabacco riscaldato, come ad esempio i dispositivi IQOS.
La qualità del vapore è la principale differenza rispetto a IQOS. GLO infatti emette poco vapore e l'esperienza non soddisfa a pieno. La temperatura del vapore è simile per entrambi i dispositivi. GLO ha prima un sapore migliore del tabacco, ma dopo un po' svanisce.