Il prurito è una delle possibili complicanze della malattia di fegato, in particolare rappresenta il disturbo più frequente nelle malattie epatiche di tipo colestatiche (che si caratterizzano per un alterazione a carico delle vie biliari con un incremento dei valori bioumorali di fosfatasi alcalina, GGT e bilirubina).
Le patologie che interessano il fegato, i dotti biliari o il pancreas possono indurre colestasi. La cute e le sclere appaiono gialle, la cute prude, l'urina è scura e le feci possono diventare chiare e avere un odore disgustoso.
Quali sono i sintomi di un fegato che non funziona bene?
Le persone con insufficienza epatica generalmente presentano ittero, ascite, encefalopatia epatica e uno stato di salute compromesso. L'ittero rende gialli la cute e il bianco degli occhi. L'ascite può causare il rigonfiamento dell'addome. L'encefalopatia epatica può causare stato confusionale o sonnolenza.
Quando il prurito è preoccupante? L'importanza di rivolgersi ad uno specialista emerge nel momento in cui il prurito persiste per un tempo prolungato, e si associati ad alcuni sintomi. I sintomi che dovrebbero rappresentare un campanello di allarme sono: sensazione di affaticamento.
La comparsa di un prurito persistente e diffuso a tutta la superficie del corpo può dipendere da una pelle troppo secca o da varie condizioni banali, ma può anche essere specchio di una malattia del fegato o di un linfoma, in particolare se il prurito è maggiore la sera e la notte rispetto alla mattina.