Quindi, ad esempio, se nel 2023 il trattamento mensile pensionistico è di € 300,00, chi ha meno di 75 anni riceverà un aumento di € 304,50 al mese. Se, invece si hanno 75 anni o più, l'aumento sarà di € 19,20 al mese, portando il trattamento mensile a € 319,20.
Rivalutazione delle pensioni: +0,8% con effetto retroattivo
Il meccanismo prevede, a novembre, un incremento dello 0,8% sull'assegno pensionistico moltiplicato per tutti i dieci mesi precedenti del 2023: tale mensilità, quindi, andrà a coprire anche il mancato introito del periodo compreso tra gennaio e ottobre 2023.
Come riepilogato dall'INPS, l'aumento è pari a 1,5 punti percentuali per il 2023, elevato al 6,4 per cento per i pensionati di età superiore a 75 anni e di 2,7 punti percentuali per il 2024 senza distinzione di età.
Considerando che l'incremento è pari a 1,5 punti percentuali per l'anno 2023, chi ha meno di 75 anni e un assegno complessivo di 563,74 (il minimo Inps) otterrà 8,46 euro in più, quindi 572,20 in totale. Chi invece ha più di 75 anni avrà una maggiorazione di 36,08, che porterà l'assegno a 599,82 euro.
Chi percepisce una pensione di 2.500 euro godrà di un incremento di 17 euro; per gli assegni previdenziali compresi tra 2.626,91 e 3.152,28 euro: 53% del tasso, quindi 0,424%. Sarà possibile ricevere 12,72 euro al mese in più per le pensioni da 3.000 euro.