Quali prestazioni occasionali non vanno comunicate?

Domanda di: Cesidia Grasso  |  Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023
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Anche le aziende di vendita diretta a domicilio sono escluse dall0obbligo di comunicazione. Così come i lavoratori autonomi occasionali impiegati in prestazioni di natura intellettuale, i lavoratori dello spettacolo, le ASD, le SSD e gli studi professionali a patto che non siamo organizzati in forma d'impresa.

Quali attività rientrano nelle prestazioni occasionali?

Sono ammesse prestazioni occasionali per:
  • piccoli lavori domestici, giardinaggio, pulizia o manutenzione;
  • assistenza domiciliare;
  • insegnamento privato supplementare.

Cosa succede se non si dichiara una prestazione occasionale?

In caso di violazione dell'obbligo di comunicazione all'INPS oppure delle disposizioni che vietano il ricorso al contratto di prestazione occasionale è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 2.500 per ogni prestazione lavorativa giornaliera per cui risulta accertata la violazione.

Come si comunica la collaborazione occasionale?

E' in vigore dal 21 dicembre 2021 l'obbligo, introdotto dalla legge n. 215/2021, per il committente che stipula un contratto di collaborazione occasionale ex art. 2222 del Codice civile, di effettuare una preventiva comunicazione all'Ispettorato territoriale del lavoro (INL) competente per territorio.

Quali prestazioni occasionali devono essere comunicate?

quelli che svolgono anche attività commerciali, in via esclusiva, prevalente o anche solamente marginale rispetto a quelle istituzionali. In tali situazioni l'obbligo di comunicazione scatta solo “con riferimento ai lavoratori autonomi occasionali impiegati nell'attività imprenditoriale”.

COMUNICAZIONE PREVENTIVA PRESTAZIONE OCCASIONALE