Quali sono le parole diffamatorie?

Domanda di: Giulio Cattaneo  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Per commettere il reato di diffamazione è sufficiente offendere la reputazione morale o professionale di una persona. Non è necessario dire parolacce o parole volgari: basta la semplice illazione con cui si lasci intendere al pubblico che la vittima è persona di dubbie qualità.

Cosa rientra nella diffamazione?

La diffamazione è un reato che consiste nell'offendere la reputazione di una persona assente. Il reato di diffamazione è più grave quando si attribuisce alla persona offesa un fatto determinato, quando è commesso a mezzo stampa oppure con altro mezzo di pubblicità (ad esempio tramite internet o i social).

Quali sono le parole offensive?

Altre espressioni: ostrega, per la miseria, porca (o puttana) Eva, porca puttana (o mignotta), porca l'oca, porca miseria, porco cane, porco mondo, sacramento, sangue di Giuda, sangue di Bacco, sangue di Dio, sangue d'un cane, sangue d'un turco.

Quando ci sono gli estremi per una denuncia per diffamazione?

La persona diffamata può sporgere querela entro tre mesi da quando ha avuto conoscenza delle espressioni irriguardose pronunciate nei suoi confronti. In altre parole, i tre mesi decorrono da quando la vittima ha scoperto il fatto, non da quando il fatto è stato effettivamente commesso.

Quando si consuma il reato di diffamazione?

Il reato di diffamazione si consuma in assenza del destinatario dei contenuti offensivi e, per tale ragione, il termine entro il quale è possibile sporgere una querela per diffamazione non decorre dal giorno in cui i contenuti offensivi sono stati diffusi ma dal giorno in cui il soggetto diffamato ne ha avuto notizia.

Ingiuria e diffamazione: cosa è reato? | avv. Angelo Greco