Quando Cesare ha detto il dado è tratto?

Domanda di: Antonino Ruggiero  |  Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023
Valutazione: 4.9/5 (57 voti)

Alea iacta est, “il dado è tratto”, è la famosa frase probabilmente pronunciata da Giulio Cesare il 10 gennaio del 49 a.C. secondo quanto riportato da Svetonio (70 d.C – 126 d.C.) un secolo abbondante dopo il fatto, nel suo 'De vita Caesarum'.

Perché si dice il dado è tratto?

Cesare sapeva di giocare d'azzardo quando, ignorando l'altolà del senato, varcava il fiumiciattolo più famoso della storia, che segnava il confine tra l'Italia e la Gallia Cisalpina. Affrontava il rischio. Alea iacta est significa che il gioco è iniziato, e non si può fermare.

Quando Cesare dice Alea iacta est?

«il dado è stato gettato»). – Motto, proverbiale già presso gli antichi, che si ripete tuttora nell'intraprendere un'azione irrevocabile. Secondo Svetonio l'avrebbe pronunciato Cesare al passaggio del Rubicone (Svet., Caes.

Quando si dice il dado è tratto?

Letteralmente significa “il dado è tratto” ed è stata attribuita da Svetonio a Giulio Cesare. L'espressione alea iacta est si usa per indicare una decisione che non ammette ripensamenti.

Quando Giulio Cesare attraversò il Rubicone?

Dopo la morte di Crasso, avvenuta nel 55 a.C., il Senato, temendo i successi di Cesare, ha deciso di favorire Pompeo e lo ha nominato consul sine collega.

Giulio Cesare - Il dado è tratto