Quando è infettivo il fuoco di sant'antonio?

Domanda di: Giovanna Santoro  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il contagio può verificarsi attraverso il diretto contatto con il fluido contenuto nelle lesioni vescicolari, in cui è presente ed attivo il virus varicella-zoster. Il soggetto, invece, non è infettivo prima che compaia l'eruzione cutanea e dopo l'evoluzione delle vescicole in croste secche.

Quando il fuoco di sant'antonio non è più contagioso?

Fuoco di Sant'Antonio: durata e contagio

Dopo circa 5 giorni iniziano a formarsi le croste, proprio come avviene nel caso della varicella. A questo punto l'infezione non è più contagiosa.

Come si trasmette il fuoco di sant'antonio?

Il fuoco di Sant'Antonio è contagioso: può trasferire da persona a persona il virus della varicella (Varicella Zoster Virus- VZV), in caso di contatto con le lesioni infette.
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e più raramente:
  1. mal di testa;
  2. fastidio o dolore causato da luce forte (fotofobia);
  3. malessere.

Quanti giorni di incubazione ha il fuoco di sant'antonio?

Dopo un periodo di incubazione di 7-14 giorni si manifestano formicolio e dolori in un'area cutanea circoscritta, seguita dopo pochi giorni da eritema e da vescicole che insorgono ripiene di liquido limpido, raggruppate a grappolo, talvolta confluenti, in bolle.

Come evitare il contagio del fuoco di sant'antonio?

Per questo motivo, chi sviluppa un episodio di Herpes zoster è invitato, fino a quando non è più contagioso (ovvero fino a quando l'ultima vescicola non si è seccata), ad evitare di condividere asciugamani, accappatoi e indumenti con altre persone, a stare a casa e a non frequentare luoghi pubblici e svolgere attività ...

Fuoco di Sant'Antonio: è contagioso?