Domanda di: Lia Farina | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Durante i primi decenni del Novecento Matera aveva assistito ad un incredibile declino e la gente viveva in condizioni igieniche disastrose, tanto che nel 1952 i Sassi furono chiusi e gli abitanti sfollati.
Il 17 maggio 1952 lo Stato Italiano, per mano di De Gasperi e su suggerimento del ministro Colombo, con la “Legge Speciale per lo sfollamento dei Sassi di Matera” impose a due terzi degli abitanti della città, circa diciassettemila persone, di abbandonare le proprie case per trasferirsi nei nuovi rioni: “Lo Stato ...
Quelli che erano gli antichi rioni, antichissimi, vennero sgomberati grazie ad una legge ad hoc nel 1952, e i loro abitanti trasferiti in struttura realizzate appositamente, che andarono a comporre la 'città nuova'.
Nel 1948 P. Togliatti visitò i Sassi, verificandone le condizioni igieniche, e li dichiarò "vergogna nazionale"; sarebbe poi stato A. De Gasperi a decretarne lo svuotamento.
Erano però senza fognature né elettricità né riscaldamento e raccoglievano oltre 15.000 persone che vivevano, se non in miseria, senza grandi mezzi: contadini, braccianti, operai, artigiani, piccoli commercianti le cui famiglie si conoscevano e, ciascuna nel proprio “vicinato” (cioè nel gruppo di case intorno alla ...