Quando i linfonodi sono da togliere?

Domanda di: Marina Rizzo  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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La decisione di asportare i linfonodi può essere presa dai medici in presenza di metastasi accertate oppure a scopo preventivo, quando il rischio di diffusione del tumore è particolarmente alto.

Cosa comporta l asportazione dei linfonodi?

Quali possono essere le conseguenze di questo intervento? Poiché il sistema linfatico, oltre a ospitare le difese immunitarie, drena i liquidi che si accumulano nei tessuti, la prima conseguenza dell'asportazione chirurgica dei linfonodi è il rigonfiamento della parte del corpo che si trova più a valle.

Quali sono i linfonodi pericolosi?

Particolarmente sospetto è l'ingrossamento dei linfonodi che si trovano al di sopra della clavicola: un loro aumento di volume è spia di un tumore maligno nel 90% dei casi se il paziente ha più di 40 anni, e in un quarto dei casi nelle persone più giovani.

Quanto dura la rimozione di un linfonodo?

Durata intervento e post-operatorio

Nei casi di ghiandole di piccola entità l'operazione può richiedere meno di un'ora, nelle situazioni più complesse può durare anche fino a 4/5 ore. Quando si tratta di rimuovere ghiandole più piccole, il medico suggerisce l'anestesia locale.

Come capire se i linfonodi sono tumori?

Come spiega AIRC, è bene consultare un medico quando:
  • il rigonfiamento dura per più settimane e aumenta nel corso del tempo;
  • il rigonfiamento è accompagnato da arrossamento, calore, dolore;
  • al tatto si sente una superficie irregolare e dura;
  • si presentano anche febbre, inspiegata perdita di peso, sudorazione notturna.

Linfonodi: linfoadenopatia reattiva e neoplastica