Quando il datore di lavoro deve effettuare la valutazione dello stress da lavoro correlato?

Domanda di: Manfredi Battaglia  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Normalmente si indica che tale valutazione debba avvenire ogni due o tre anni (come nel documento INAIL), e in ogni caso di fronte a cambiamenti significativi che lascino ipotizzare una diversa esposizione ai fattori di stress, come modifiche al processo produttivo, all'organizzazione del lavoro.

Quando il datore di lavoro ha l'obbligo di valutare lo stress del lavoratore?

Il datore di lavoro ha l'obbligo di occuparsi della valutazione dei rischi connessi allo stress lavoro correlato e di ripetere la valutazione con una frequenza non inferiore ai tre anni, salvo che gli esisti delle valutazioni pregresse non abbiano evidenziato situazioni di disagio con relativa necessità di adottare ...

Quando deve essere aggiornata la valutazione dello stress da lavoro correlato?

Secondo il Decreto Legislativo 81 del 2008 sulla salute e sicurezza sul lavoro, la valutazione del rischio dovuto a stress lavoro-correlato deve essere aggiornata con cadenza annuale o biennale in funzione alla tipologia di rischio basso o medio.

Chi deve fare la valutazione dello stress lavoro correlato?

La valutazione del rischio da stress lavoro correlato, come tutte le valutazioni dei rischi lavorativi, deve essere effettuata dal datore di lavoro.

Cos'è la valutazione dello stress lavoro correlato?

La valutazione del rischio stress lavoro correlato è obbligatoria, così come definito dall'art. 28 del dlgs 81/08, in cui viene esplicitamente specificato l'obbligatorietà di valutare tutti i rischi, compresi quelli legati allo stress da lavoro correlato. La valutazione del rischio stress spetta al datore di lavoro.

Valutazione dello stress lavoro correlato: come condurla?