Domanda di: Ing. Brigitta Vitali | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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I collaboratori domestici (colf, badanti e babysitter) che guadagnano più di 8.000 euro lordi all'anno, indipendentemente dalla cittadinanza, hanno l'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. La dichiarazione dei redditi è lo strumento per determinare le tasse dovute allo Stato italiano.
Nell'ipotesi di omessa dichiarazione dei redditi, la badante può subire una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra un minimo del 120% ed un massimo del 240% dell'importo che avrebbe dovuto pagare a titolo di tasse. L'imposta minima applicabile è, in ogni caso, di euro 250.
A cambiare sono modalità e tempi. Solitamente, il rimborso del 730 per colf e badanti e, in genere, per i lavoratori senza sostituto d'imposta arriva entro la fine dell'anno e quindi nella peggiore delle ipotesi bisognerà attendere fino al mese di novembre o dicembre.
Sono deducibili dal reddito complessivo i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici (autisti, giardinieri, ecc.) ed all'assistenza personale o familiare (colf, baby-sitter, assistenti delle persone anziane, ecc.)
Il compenso percepito dal lavoratore domestico (certificato in tale attestazione) al netto dei contributi previdenziali deve essere indicato nel quadro C – sezione I del modello 730.