Domanda di: Shaira De Angelis | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Chi mente fornendo false generalità commette un reato ancora più grave, punito con la reclusione fino a sei anni. Se gli agenti hanno il sospetto che il cittadino stia mentendo, possono portarlo alla più vicina stazione dei carabinieri o questura per l'identificazione.
La completa identificazione delle persone fisiche implica la conoscenza dei seguenti dati: nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo della residenza o domicilio, ed estremi del documento di identificazione.
Se la polizia ti prende i dati, durante un semplice controllo oppure durante un'indagine, questi finiranno inevitabilmente all'interno del centro elaborazione dati e saranno consultabili da qualsiasi membro delle forze dell'ordine.
Qualsiasi cittadino è tenuto ad identificarsi quando richiesto da un carabiniere o un poliziotto; al contrario, nessuna legge obbliga un pubblico ufficiale a fornire le proprie generalità quando in divisa. Un pubblico ufficiale è tenuto, al massimo, a fornire un tesserino mentre è in servizio ma senza divisa.
Secondo quanto previsto dall'Art. 3 del T.U.L.P.S. la Carta di Identità è rilasciata dal Sindaco “alle persone di età superiore agli anni quindici aventi nel Comune la loro residenza o la loro dimora, quando ne facciano richiesta” secondo il modello stabilito dal Ministero dell'interno.