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Come non pagare gli alimenti alla ex moglie?
Sappi che ci sono determinate condizioni che potrebbero evitare o revocare il pagamento:
addebito della separazione all'altro; reddito, capacità lavorativa, capacità di spesa del coniuge beneficiario; nuova convivenza e/o nuove nozze del coniuge beneficiario; rinuncia all'assegno da parte del beneficiario.
Quando non è dovuto il mantenimento?
Login. Il mantenimento ai figli non è dovuto per sempre. È obbligatorio sino a quando gli stessi sono minorenni e, una volta maggiorenni, sussiste esclusivamente se il genitore non dimostra che il giovane è inerte nel rendersi indipendente da un lato economico.
Quanto tocca alla moglie di mantenimento?
In caso di assegnazione della casa coniugale alla moglie, l'assegno di mantenimento sarà pari a circa 1/4 del reddito del coniuge obbligato, nettizzato dal valore ipotetico del canone di locazione della casa familiare (esempio: canone ipotetico 400 euro);
Quanti soldi si danno per il mantenimento?
Secondo le tabelle giurisprudenziali del tribunale di Milano, il padre, in presenza di un solo figlio, dovrebbe versare un assegno mensile di mantenimento pari al 25% circa del reddito (€ 300,00 / € 400,00).
Quali diritti si perdono con la separazione consensuale?
La sentenza di separazione con addebito comporta delle conseguenze patrimoniali, infatti, l'addebito ha natura sanzionatoria. Il coniuge perde il diritto di percepire l'assegno di mantenimento e perde, altresì, i diritti successori.
Cosa spetta all'ex moglie dopo la separazione?
L'unico diritto spettante al coniuge divorziato, infatti, è la possibilità di chiedere un assegno periodico a carico della quota disponibile dell'eredità, che potrà essere erogato solo al sussistere congiunto di due presupposti: il richiedente deve beneficiare di un assegno di divorzio e al momento della richiesta deve ...
Come funziona il mantenimento dopo il divorzio?
Secondo la legge sul divorzio, l'assegno di mantenimento deve garantire un sostentamento economico del coniuge che ha il reddito più basso e perciò vive in condizioni peggiori. Esso deve garantire a quest'ultimo lo stesso tenore di vita mantenuto durante il matrimonio.
Quando non si ha più diritto all assegno divorzile?
Il diritto all'assegno di divorzio si perde se mutano in modo significativo le condizioni economiche di uno o di entrambi gli ex coniugi; per esempio, se chi lo riceve migliora consistentemente il proprio reddito, o se, all'opposto, l'obbligato vede ridotto sostanzialmente il proprio.
Che diritti ha il marito divorziato?
Al coniuge divorziato spetta la pensione di reversibilità dell'ex oppure una quota se lo stesso, prima di morire, si è risposato, a condizione che non abbia percepito l'assegno di mantenimento in un'unica soluzione (cosiddetta “una tantum”).
Cosa è incluso nel mantenimento?
Il “mantenimento” comprende le spese “ordinarie”: quelle sugli aspetti della quotidianità dei figli (vitto, alloggio, abbigliamento), ma anche le tasse scolastiche o le spese di farmaci da banco per malanni stagionali e/o ordinari.
Come tutelarsi prima della separazione?
In Italia non sono legali i patti prematrimoniali. Significa che marito e moglie non possono mettersi d'accordo in anticipo per stabilire come regolare il proprio assetto patrimoniale in caso di divorzio. Quindi, non è possibile tutelarsi in anticipo da un'eventuale separazione.
Quanto tempo passa tra la separazione e il divorzio?
Con le disposizioni della legge 6 maggio 2015, n. 55, i tempi per poter presentare domanda di divorzio sono stati ridotti da tre anni a 6 mesi nel caso di separazione consensuale, o 1 anno nell'ipotesi della separazione giudiziale.
Che diritti ha la moglie?
Fedeltà, assistenza, coabitazione. Ma anche diritto a non essere maltrattata, a lavorare, a vedere chi vuole, a decidere per i figli insieme al marito.
Chi paga le spese per il divorzio?
In sede separazione o divorzio giudiziale, il coniuge che perde la causa dovrà anche farsi carico delle spese processuali, che di solito variano tra i 1.500 e i 4mila euro. Il reale costo di un divorzio non è solo quello della procedura in sé ma anche ciò che potrebbe derivare dalle decisioni del giudice.
Quando il coniuge deve lasciare la casa?
La casa coniugale resta all'ex moglie sino a quando ci sono le necessità dei figli. È possibile chiederne la restituzione se i figli diventano autonomi, o se vanno a vivere per conto loro, o se la madre si trasferisce con gli stessi altrove.
Cosa non fare prima di una separazione?
Cosa non fare Non compiere gesti d'impulso, come ad esempio abbandonare il tetto coniugale. Non usare i figli contro l'altro coniuge. Non lasciarti mai e poi mai andare a gesti violenti nei confronti del coniuge. Se hai raggiunto un accordo, evita di cambiare idea in seguito.
Quando il divorzio diventa automatico?
Il divorzio breve può essere pronunciato dopo un anno dalla separazione, con l'accordo della moglie e sempre che non vi siano figli minori o non economamente indipendenti. In caso contrario occorrerà attendere tre anni dalla separazione. Il divorzio verrà pronunciato secondo i tempi dell'iterdel magistrato.
Chi è divorziato prende la reversibilità?
il coniuge divorziato riceve dall'ex coniuge defunto l'assegno divorzile periodico. Qualora non dovesse ricevere tale assegno o lo abbia percepito in forma Una Tantum, e quindi in un'unica soluzione, la reversibilità non gli spetta; l'ex coniuge in vita si è sposato di nuovo.
Che differenza c'è tra assegno di mantenimento e assegno divorzile?
In sintesi l'assegno di mantenimento garantisce al coniuge (anche se separato), in condizioni economiche peggiori, lo stesso tenore di vita mantenuto durante il matrimonio. L'assegno di divorzio serve a provvedere all'autosufficienza economica del coniuge divorziato, che non è in condizioni di mantenersi e lavorare.
Quando il marito deve mantenere la moglie?
La risposta dei legali è che a dovere pagare gli “alimenti” è sempre il coniuge con il reddito più alto e, nelle famiglie italiane, il “primato” del reddito più alto il più delle volte lo detiene il marito e deve mantenere la moglie quando c'è una disparità di reddito.