Quando l'oro diventa nero?

Domanda di: Osvaldo Serra  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Perché l'oro si ossida
Va detto che l'oro è un metallo nobile e non si ossida facilmente. Però anche l'oro viene a contatto con aria, ossigeno e umidità e può ossidarsi diventando più scuro.

Cosa vuol dire quando l'oro lascia il nero?

I metalli non nobili in condizione di sudorazione intensa, come nella iperidrosi, malattia caratterizzata da intensa sudorazione o nei periodi di maggiore umidità, come d'estate o in presenza di febbre, per il cambiamento del microambiente cutaneo, si ossidano.

Quando l'oro si ossida?

Non si altera con l'ossigeno, l'umidità, il calore, gli acidi e gli alcali caustici, invece può essere ossidato con acqua regia o con soluzioni acquose contenenti lo ione cianuro in presenza di ossigeno o perossido di idrogeno. A contatto con il mercurio si scioglie e forma amalgami.

Come si fa a capire se è oro?

L'oro vero è sempre contrassegnato con una punzonatura, un segno impresso sulla sua superficie che riporta la quantità di oro contenuta nell'oggetto. È solitamente espressa in millesimi, con valori da 1 a 999, dove il più comune è 750, o in carati: in questo ultimo caso (10k, 14k, 18k, 22k e 24k, oro purissimo).

Perché l'oro si macchia?

L'oro 24 kt NON può ossidarsi, è l'oro 18 kt infatti ad ossidarsi, perchè tra i metalli usati per realizzare la lega vi è il RAME che si ossida al solo contatto con l'aria. L'ossidazione si presenta con delle piccole macchie di colore più scuro, spesso tendono al rosso.

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