Quando non si deve dare il preavviso?

Domanda di: Gastone Longo  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Come si è visto, l'obbligo di preavviso è dovuto dal datore di lavoro così come dal dipendente dimissionario. Tale obbligo viene meno unicamente nei casi di: – giusta causa, vale a dire un evento o comportamento che non consente la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Quando non è obbligatorio il preavviso delle dimissioni?

Il preavviso di dimissioni deve essere dato dai lavoratori subordinati che intendono interrompere il loro rapporto di lavoro, secondo quanto stabilito dal loro Contratto Collettivo Nazionale. In caso di dimissioni per giusta causa il lavoratore non è tenuto a rispettare tale obbligo.

Quando non si dà il preavviso?

In caso di inosservanza del periodo di preavviso, scatta l'obbligo di erogare l'indennità sostitutiva del preavviso che è pari alla normale retribuzione (paga base, indennità di contingenza, ecc.), ad esclusione dello straordinario e dei rimborsi spese.

Chi è esonerato dal preavviso?

Richiesta esonero dal preavviso

Il lavoratore che si trovi nella condizione di non poter rispettare l'intero il periodo di preavviso previsto dal CCNL in cui risulta inquadrato, può provare a verificare la disponibilità del proprio datore di lavoro ad accordagli le dimissioni con esonero dal preavviso.

Cosa succede se il lavoratore rinuncia al preavviso?

Dimissioni: la rinuncia al preavviso da parte del datore di lavoro fa venir meno il diritto alla relativa indennità sostitutiva. L'istituto del preavviso. Il recesso di una delle parti dal vincolo contrattuale costituisce un atto unilaterale recettizio di esercizio di un diritto potestativo.

Dimissioni e preavviso