Quando scatta l'obbligo di assunzione a tempo indeterminato?
Domanda di: Dott. Ian Pellegrino | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Qualora sia superato il limite di durata dei 12 mesi, in assenza delle condizioni che legittimano l'estensione a 24 mesi, oppure sia superato il limite dei 24 mesi, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di superamento del termine.
Quante volte si può rinnovare un contratto di lavoro a tempo determinato?
Secondo quanto precisato dall'articolo 21, citando testualmente il sito ufficiale del Ministero del Lavoro, il contratto a tempo determinato può essere prorogato fino ad un massimo di 4 volte in 2 anni, sempre e solo se il contratto iniziale è inferiore ai 24 mesi.
Se viene superato il limite delle 4 proroghe, il rapporto di lavoro si trasforma a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga, anche se i 24 mesi non sono stati superati.
Quante volte si può assumere con contratto a tempo determinato?
Con il Decreto Dignità 87 2018 , il numero di proroghe o rinnovi possibili scende da 5 a 4, sempre entro una durata massima complessiva di 24 mesi. Qualora il numero delle proroghe sia superiore, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga.
Quali sono le causali per il contratto di lavoro a tempo determinato?
Ad oggi, le causali che possono essere addotte dal datore di lavoro sono le seguenti: a) esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività; b) esigenze di sostituzione di altri lavoratori; c) esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria.