Quando si deve pagare l'avvocato?

Domanda di: Caio Ferri  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Quando non si deve pagare l'avvocato?

È questa la giurisprudenza stabilita dalla sentenza n. 24519/2018 della Corte di Cassazione. Qui viene ribadito che se il legale è stato completamente nullafacente, non ha svolto alcuna attività in favore del suo assistito, quest'ultimo è legittimato a non pagare l'onorario.

Cosa succede se non si paga la parcella dell'avvocato?

Complice la crisi, non di rado serve più di un sollecito per il saldo parcella. Non bisogna però pensare che si possa non pagare l'avvocato o il professionista con leggerezza e senza conseguenze. Non pagare l'avvocato costituisce reato di appropriazione indebita.

Come funziona la parcella di un avvocato?

Parcella per un avvocato
  1. L'onorario.
  2. Il rimborso forfettario delle spese pari al 15% dell'onorario, il cui importo conta per IVA e rivalsa.
  3. Le anticipazioni, ovvero tutte le spese sostenute dall'avvocato per il cliente per la presentazione della causa e pagate allo Stato (come imposte, tasse e bolli).

Quanto si paga un avvocato per una causa?

Per il primo grado si va da un minimo di 43 euro (per le cause di valore fino a 1.100 euro) a un massimo di 1.686 euro (per le cause di valore superiore a 520.000 euro).

Chi paga l’avvocato? | avv. Angelo Greco