Quando si fa la prima nota?

Domanda di: Jole Mariani  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Secondo l'articolo 24 del DPR n. 633/1972, il registro prima nota è obbligatorio nei casi in cui i commercianti al minuto sono esonerati dall'obbligo di certificazione dei corrispettivi. Oppure quando hanno il registro dei corrispettivi in un luogo diverso rispetto a quello in cui si svolge l'attività.

Quando è obbligatoria la prima nota?

La prima nota è un documento contabile non obbligatorio, nel quale sono registrate le entrate e le uscite della cassa. Sebbene non sia prevista dalla legge, la predisposizione della prima nota è molto consigliata; infatti, in ogni azienda è importante avere sotto controllo le entrate e le uscite.

Quali sono le operazioni di prima nota?

I movimenti di primanota sono gli accadimenti aziendali NON comprovati da né da fattura, né da scontrino o ricevuta fiscale. Pertanto, parlamo di: incassi, pagamenti, costi e ricavi non comprovati da fattura (es: costo del personale dipendente, assiucurazioni, ammortamenti).

Chi deve fare la prima nota?

Sia un professionista, che una grande azienda effettua delle operazioni con denaro contante: pagamenti ricevuti e spese in contanti sfuggono al controllo dell'estratto conto bancario. E' necessario quindi un documento che tenga in ordine i movimenti in denaro contante: prima nota cassa.

Cos'è la prima nota e come si fa?

La prima nota è un documento che raccoglie tutte le transazioni finanziarie dell'azienda: non devi servirtene per forza (la legge non lo impone) ma può essere un valido aiuto per tenere i conti in ordine ed evitare errori che potrebbero costarti multe salate.

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