Domanda di: Ing. Emilia Conte | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
(69 voti)
Il diritto all'usufrutto di un bene non può essere ereditato ma si estingue con la morte del beneficiario anche se il decesso è precedente alla scadenza del termine riportato sul contratto.
Oltre che per “scadenza” del termine previsto per la durata, il diritto si estingue per: prescrizione per effetto del non uso per 20 anni; riunione dell'usufrutto e della proprietà nella stessa persona; perimento totale della cosa su cui è costituito il diritto.
E' possibile cancellare l'usufrutto se nel titolo costitutivo del diritto non c'è il termine di durata oppure se le parti decidono la cessazione pattuita anticipatamente. L'atto di rinuncia o cessazione deve essere trascritto entro 60 giorni dall'autentica della firma.
Per quanto riguarda i costi per la cancellazione dell'usufrutto, bisogna far riferimento ai costi richiesti, dall'Agenzia delle Entrate, per le volture catastali e, quindi: il costo della marca da bollo da 16 euro (una ogni quattro pagine della domanda) ed il costo del tributo speciale catastale pari a 55 euro.
La cancellazione dell'usufrutto su un immobile deve essere richiesta all'Agenzia delle Entrate attraverso una domanda di voltura catastale, che serve a:
comunicare la riunione di usufrutto, cioè la ricostituzione della piena proprietà;
fornire la nuova intestazione per i documenti catastali;