Quando si possono interrompere i bifosfonati?

Domanda di: Grazia Caruso  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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In base alle evidenze disponibili, le pazienti a basso rischio di frattura possono essere candidate alla sospensione del trattamento con N-BF dopo una terapia protratta fino 3 - 5 anni, mentre le pazienti ad alto rischio possono beneficiare dell'estensione del trattamento.

Cosa succede se si interrompono i bifosfonati?

In letteratura sono riportati numerosi studi sull'effetto della sospensione del trattamento con bisfosfonati. La sospensione del trattamento si associa ad un aumento dei markers di turnover osseo (BTMs) e ad una riduzione della massa ossea (BMD), senza tuttavia un ritorno ai livelli pre-trattamento.

Quanto dura la terapia con bifosfonati?

In genere la terapia ha una durata indeterminata, anche se sono pochi gli studi che abbiano determinato gli effetti di questa classe di molecole se si interrompe il trattamento dopo cinque anni di terapia.

Cosa si può prendere al posto dei bifosfonati?

Una delle principali alternative ai bifosfonati è rappresentata dall'anticorpo monoclonale denosumab, per il quale ci si attende verosimilmente un incremento dell'uso, in virtù del suo profilo favorevole, soprattutto per quanto riguarda la nefrotossicità, rispetto allo zolendronato.

Cosa succede se si sospende alendronato?

I dati a disposizione sull'alendronato dimostrano che alla sospensione della terapia (dopo 5 anni) si assiste al persistere a lungo termine degli effetti positivi sulla densità minerale ossea (Bone Mineral Density: BMD) lombare e femorale con valori che alla fine dei 10 anni di studio sono comunque si-gnificativamente ...

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