Quando un imputato è da considerarsi colpevole?

Domanda di: Loretta Barbieri  |  Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023
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2, della Costituzione afferma che «l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva». Tale principio risponde a due esigenze fondamentali: affermare la presunzione di innocenza e prevedere la custodia cautelare prima dell'irrevocabilità della sentenza.

Quali sono i presupposti della colpevolezza?

La colpevolezza può definirsi come l'insieme dei requisiti per l'imputazione soggettiva del fatto all'agente. Abbiamo visto che affinché ci sia un reato occorrono due elementi: la condotta e l'evento, legati tra di loro da un nesso di causalità.

Cosa si intende per colpevolezza?

In diritto penale, con accezione specifica, è la situazione di chi ha fatto tutto ciò che la legge richiede per l'assoggettamento a una pena, ossia l'antigiuridicità di comportamenti che, per le loro caratteristiche, sono riconducibili alla sfera di volontà dell'agente.

Che cosa prevede l'art 27 della nostra Costituzione?

27. La responsabilita' penale e' personale. L'imputato non e' considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita' e devono tendere alla rieducazione del condannato.

Cosa si intende per ragionevole dubbio?

Il riferimento al ragionevole dubbio è stato inserito con la legge n. 46/2006, che stabilisce la necessità di un alto grado di probabilità di colpevolezza dell'imputato, non ritenendo sufficiente un minimo dubbio di colpevolezza per poter arrivare al pronunciamento di una sentenza di condanna.

Come difendere un colpevole?