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Cosa succede dopo 60 giorni di infortunio?
Il lavoratore (con mansione soggetta a Sorveglianza Sanitaria) assente da lavoro per motivi di salute, a causa di malattia o infortunio, per una durata superiore a 60 giorni continuativi, deve svolgere una visita medica di idoneità specifica alla mansione, prima di poter riprendere la sua attività in totale sicurezza.
Cosa succede dopo 90 giorni di infortunio?
Dal 91esimo giorni fino alla guarigione clinica: integrazione se prevista dal contratto di lavoro, indennità giornaliera pari al 75% (a carico dell'Inail) della retribuzione media percepita nei 15 giorni precedenti l'infortunio.
Chi è in infortunio può uscire di casa?
«Se sono in infortunio posso uscire di casa»? La risposta a questa domanda, posta frequentemente, è sì, il lavoratore può uscire di casa ed è obbligato a tenere una condotta tale da non pregiudicare la guarigione e il ritorno al lavoro.
Quando l'infortunio si trasforma in malattia?
Un infortunio diventa malattia quando viene stabilito per legge che l'inabilità temporanea al lavoro non è stata causata da un incidente che presenta requisiti tali da poterlo identificare come un infortunio sul lavoro. Così, l'infortunio viene trasformato in una malattia comune e non professionale.
Quando l'INAIL chiude l'infortunio?
Per il rientro al lavoro dopo un infortunio di durata superiore a 3 giorni è necessario il certificato di chiusura dell'infortunio. L'attestato viene rilasciato da un medico dell'INAIL, quindi bisogna rivolgersi all'Istituto per richiedere il certificato con il quale ritornare a lavorare.
Quali sono i procedimenti penali dovuti ad un incidente stradale?
Un incidente stradale fa scattare la denuncia penale quando dal sinistro derivi la morte oppure una lesione (almeno grave) alla vittima. In oltre è passibile di denuncia chi viene colto alla guida sotto l'effetto di alcol o di sostanze stupefacenti, anche in assenza di incidente.
Come farsi prolungare l'infortunio?
Prolungamento dell'infortunio: a chi rivolgersi?
Tramite il medico di famiglia, che si occuperà di visitarla e, se ricorrono gli estremi, redigerà un nuovo certificato medico di prolungamento. Rivolgendosi direttamente alle sedi INAIL chiedendo di essere visitato da un medico dei loro ambulatori.
Cosa non è considerato infortunio?
Sono esclusi dalla tutela gli infortuni conseguenti ad un comportamento estraneo al lavoro, quelli simulati dal lavoratore o le cui conseguenze siano dolosamente aggravate dal lavoratore stesso.
Quando scatta la punibilità delle lesioni?
La norma disciplina al primo comma le lesioni personali lievi, qualora la malattia sia giudicata guaribile tra i 21 ed i 40 giorni, mentre al comma due si puniscono invece la lesioni personali lievissime, qualora la malattia non superi i 20 giorni di durata.
Cosa si rischia con una denuncia per lesioni?
Il reato di lesioni personali è disciplinato dall'articolo 582 del Codice penale e viene punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, a meno che non vi siano delle circostanze aggravanti.
Cosa si rischia per lesioni?
Il reato di lesioni personali è un delitto previsto dall'art. 582 del codice penale e punisce chiunque cagioni ad alcuno una lesione personale, dalla quale derivi una malattia nel corpo o nella mente. Il reato di lesione personale è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Quando si è in infortunio si maturano le ferie?
Le ferie maturano anche durante le assenze per malattia, per infortunio, per maternità obbligatoria, mentre non maturano durante le assenze per congedo parentale, per malattia del bambino, per sospensione totale dal lavoro per Cassa Integrazione Guadagni e per periodi di aspettativa non retribuiti.
Chi chiude la pratica di infortunio?
Gentile signora, per la chiusura dell'infortunio deve rivolgersi direttamente all'INAIL. Spetta, infatti, al medico dell'INAIL rilasciare apposito certificato di chiusura dell'infortunio.
Chi è in infortunio è soggetto a visita fiscale?
Quindi nei casi di infortunio sul lavoro gli accertamenti medico-legali rimangono in capo all'Inail sia per quanto riguarda i pubblici dipendenti che per quanto riguarda i dipendenti del settore privato. Nulla cambia, in definitiva, in merito all'obbligo di reperibilità e della visita fiscale rispetto al passato.
Cosa si può fare durante l'infortunio?
Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro di lieve o media gravità: informare (o, se impossibilitati, far informare) immediatamente il proprio datore di lavoro. rivolgersi immediatamente al medico dell'azienda, se presente, o al Pronto Soccorso, spiegando la dinamica di quanto accaduto.
Quali sono gli obblighi a carico del lavoratore a seguito di infortunio?
Il lavoratore deve trasmettere tempestivamente al datore di lavoro il certificato rilasciato dal medico o dalla struttura ospedaliera, attestante la prognosi ovvero i giorni in cui il lavoratore non potrà recarsi in azienda a svolgere la propria prestazione lavorativa.
Che tipo di controlli fa Inail?
monitoraggio continuo dell'andamento dell'occupazione e degli infortuni. indirizzo, formazione e consulenza in materia di prevenzione alle piccole e medie imprese e agli organi di controllo. finanziamento alle imprese che investono in sicurezza. ricerca finalizzata alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Che cosa decide il medico legale del Inail?
Il medico legale valuta il danno biologico Inail e successivamente invierà una comunicazione con il conteggio dei giorni totali di inabilità riconosciuti e indennizzati sino alla guarigione.
Quanti soldi danno per un infortunio sul lavoro?
Un'indennità dall'INAIL dal quarto giorno alla conclusione dell'infortunio pari a: al 60% della retribuzione fino al 90° giorno di infortunio; al 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorni fino alla guarigione.
Quanto costa all'azienda un infortunio?
La Ripartizione del Costo La ripartizione dei costi relativi agli infortuni sul lavoro è così proporzionata: il 20% al datore di lavoro, il 67% al lavoratore e il 13% alla società (che alla fine dei conti siamo sempre noi con le nostre tasse, quindi il totale del lavoratore è circa l'80%).