VIDEO
Trovate 38 domande correlate
Cosa fa scaturire un incendio?
Un incendio può scaturire dunque da cause naturali (un fulmine), fiamme libere (attività di saldatura), particelle incandescenti (braci) provenienti da un focolaio, scintille di natura elettrica, elettrostatica, urti violenti o purtroppo per causa umana.
Quali sono le 4 fasi di un incendio?
Nell'evoluzione di un incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche: fase di innesco; •fase di propagazione e sviluppo; •incendio generalizzato (o flash over); •estinzione e raffreddamento.
Quali sono i materiali combustibili?
Distinzione combustibili
solidi naturali: es. legna, carboni fossili (torbe, antraciti, litantraci), ecc. solidi artificiali: es. coke e carbone di legna. liquidi naturali: es. petrolio e bitume. liquidi artificiali: es. benzine e altri distillati dal petrolio, alcol, ecc. gassosi naturali: es. ... gassosi artificiali: es.
Che cosa fa il fuoco?
riscalda, brucia, distrugge; il culto, gli adoratori del fuoco. Con senso più ristretto, in quanto prodotto di una determinata combustione: f. di legna, di carbone, di fascine; il f.
Come riconoscere una combustione?
I segnali di quando si a che fare con una reazione di combustione includono la presenza di ossigeno come reagente e l'anidride carbonica. Le reazioni di combustione inorganiche potrebbero non formare tutti i prodotti, ma sono riconoscibili dalla reazione dell'ossigeno.
Cos'è la combustione senza fiamma?
La combustione senza fiamma è un fenomeno superficiale ma può propagarsi all'interno di un combustibile poroso se è permeabile al flusso. La temperatura e il calore caratteristici rilasciati durante la combustione senza fiamma sono bassi rispetto a quelli della combustione alla fiamma.
Qual è il triangolo del fuoco?
Combustibile, comburente ed energia di attivazione sono i tre elementi che compongono il triangolo del fuoco.
Cosa alimenta il fuoco?
Comburente significato: il comburente che partecipa alla combustione è l'ossigeno, ossia un “gas”. È per questo motivo che anche l'altro elemento in gioco, il combustibile, deve essere un gas o un vapore.
Come si chiama qualcosa che non prende fuoco?
- (industr.) [di sostanza usata per impedire o limitare la combustione di un materiale di facile accensione] ≈ antifiamma, ininfiammabile. ↔ infiammabile.
Cosa si intende per reazione al fuoco?
La reazione al fuoco è una misura antincendio di protezione passiva che manifesta i suoi effetti nella fase di prima propagazione dell'incendio, con l'obiettivo di limitare l'innesco dei materiali e la propagazione stessa dell'incendio.
Quali materiali non prendono fuoco?
I materiali classificati A1 e A2 sono incombustibili (cemento, calcestruzzo, minerali, vetro, lana di roccia, ceramica, etc.) mentre quelli certificati da B a F sono combustibili in ordine crescente.
Perché il fuoco è pericoloso?
Pericolosità dell'incendio I maggiori pericoli per le persone in caso d'incendio derivano dal calore, dall'ossido di carbonio (intossicazione), dalla mancanza di ossigeno (asfissia), dai composti tossici (intossicazione), dal fumo (scarsa visibilità, panico).
Qual è il vezzeggiativo di fuoco?
L'autore di questa risposta ha richiesto la rimozione di questo contenuto.
Qual è il materiale infiammabile?
Esempi sono l'acetone, la benzina, il benzolo, l'alcool, l'etere. I liquidi la cui temperatura di infiammabilità si trova tra 21°C e 65°C sono detti infiammabili. Esempi possono essere il petrolio, l'acqua ragia, il tricloroetano. Se il punto di infiammabilità supera i 65°C, questi sono detti liquidi combustibili.
Quali sono le sorgenti di innesco di un incendio?
I vari inneschi possono avere natura elettrica, ottica, chimica, biologica, meccanica o termica. Un innesco di natura elettrica sarà causato da un difetto di funzionamento di un qualsiasi dispositivo elettrico, ma anche da scariche elettriche presenti nell'atmosfera.
Quali sono i metalli infiammabili?
I più comuni elementi combustibili che danno luogo a questa categoria di combustioni sono i metalli alcalini terrosi leggeri quali il magnesio, il manganese, l'alluminio (quest'ultimo solo se in polvere fine), i metalli alcalini quali il sodio, potassio e litio.
Quali sono i tipi di incendio?
La norma internazionale UNI EN 2:2005 stabilisce una classificazione degli incendi in base al tipo di materiale combustibile, distinguendone cinque categorie:
A: fuochi da solidi; B: fuochi da liquidi; C: fuochi da gas; D: fuochi da metalli; F: fuochi da oli e grassi.
Quali elementi devono essere presenti affinché avvenga un incendio?
In corrispondenza, dei vertici del triangolo del fuoco sono indicati tre parametri essenziali del fenomeno della combustione: il combustibile, il comburente e la temperatura (e l'energia).
Quanti tipi di incendio ci sono?
Le classi riconosciute a livello europeo sono cinque (A, B, C, D, F) più una (E), non prevista dalla classificazione CEN, ma prevista a livello internazionale. È obbligatorio indicare sull'etichetta dell'estintore la sua capacità di spegnimento e la classe di fuoco per cui è stato pensato.