A marzo rivalutazione per pensioni oltre 2.101 euro
Per tutti gli altri pensionati, nel mese di marzo 2023, l'Inps procederà ad attribuire la perequazione in percentuale in base all'importo annuale in pagamento, come previsto dall'art. 1 comma 309 della legge di bilancio.
L'Inps erogherà a marzo la rivalutazione e gli arretrati per le pensioni superiori a 2.101,52 euro (pari a quattro volte il minimo). Lo precisa l'Istituto in una nota nella quale ricorda che per gli assegni fino a questa cifra si è erogata già da gennaio la rivalutazione rispetto all'inflazione del 100%.
Per i trattamenti pari o inferiori a quattro volte il minimo (2.101,52 € al mese ai valori lordi del dicembre 2022) la rivalutazione, pari al 100% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo, è stata applicata dall'INPS a partire dal 1° gennaio 2023, determinando un incremento delle pensioni pari al 7,3%.
Chi va in pensione nel 2023 prende la rivalutazione?
Adeguamento delle pensioni all'inflazione
Il 2023 segna anche un adeguamento degli assegni all'inflazione, ma non per tutti è previsto un incremento pieno. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha fissato la rivalutazione delle pensioni al 7,3%, sulla base del dato ISTAT fornito il 3 novembre 2022.
Nel 2022 è tornata la rivalutazione per scaglioni d'importo (cioè progressiva) ma il nuovo corso ha avuto vita breve. La legge n. 197/2022 ha, infatti, ripristinato per il biennio 2023-2024 la rivalutazione sull'importo complessivo del trattamento.