Oggi, invece, è stata prevista una deroga: è consentita la fotocopiatura di libri, ma solo per uso personale (il che vuol dire che le copie non possono essere vendute) e, comunque, entro il limite massimo del 15% delle pagine di ciascun libro.
a) La legge prevede, per le opere esistenti nelle biblioteche pubbliche, la possibilità di riproduzione ad uso personale, sempre entro il limite del 15% di ciascuna opera.
La legge sul diritto d'autore [2] punisce penalmente (con la multa da euro 51 a euro 2.065) chiunque, anche se non per fini di lucro, riproduce un'opera altrui senza averne autorizzazione. La condotta incriminata non è solo quella delle tradizionali fotocopie ma anche la scannerizzazione fatta al computer.
In media il prezzo di un volume fotocopiato è circa 1/3 del prezzo di copertina: un libro di 500 pagine che in libreria costa 80 euro, si porta a casa rilegato da un minimo di 20 a un massimo di 30 euro rivolgendosi alle copisterie.
L'originale deve essere scansionato nell'ordine della copertina anteriore, la copertina posteriore e degli originali aperti. I set stampati saranno emessi nell'ordine della copertina anteriore, quindi successivamente le pagine documento suddivise secondo l'impaginazione e infine la copertina posteriore.