Vittime. A un mese dall'evento, il numero delle vittime da parte della National Police Agency giapponese fu di 13 228 morti e 14 529 dispersi, con stime dei dispersi effettivi vicine ai 17 000 per un totale di oltre 30 000 vittime. Ad oggi, il numero ufficiale è di 15 703 morti accertati, 5 314 feriti e 4 647 dispersi.
Il maremoto con onde più alte mai raggiunte quello verificatosi in Alaska il 9 luglio 1958 nella baia di Lituya: è passato alla storia come lo tsunami più alto al mondo con un'onda alta 525 metri. La sua altezza è paragonabile all'Empire State Building o, se preferite, a 10 volte quella delle cascate del Niagara!
Nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le onde dello tsunami hanno raggiunto altezze maggiori di 10 metri e run-up fino a 38 m, penetrando in terra fino a 5 km nella piana di Sendai. Lo tsunami è stato osservato in tutto l'Oceano Pacifico.
Queste ultime sono generate dal vento che soffia sulla superficie del mare ed hanno periodi di 5-20 secondi e lunghezze d'onda di 100-200 metri. Uno tsunami puo' avere periodi variabili tra 10 minuti e due ore e lunghezze d'onda superiori ai 500 km.
I periodi caratteristici di uno tsunami (durata nel tempo di un ciclo ondoso) variano da pochi minuti a un'ora intera (nell'immagine che vi stiamo proponendo, i danni provocati dallo Tsunami in Giappone nel 2011).