Si tratta delle “miodesospsie”, dette anche “mosche volanti”, e appaiono come piccoli cerchi, filamenti o ragnatele, più o meno piccoli e più o meno numerosi all'interno del campo visivo. Con l'avanzare dell'età è normale che si presenti questo leggero disturbo: sopra i 70 anni, infatti, ne soffrono due persone su tre.
Vedere le mosche volanti occasionalmente non è nulla di patologico, anzi, fa parte della maturazione e del naturale invecchiamento dell'apparato visivo. Con l'avanzare degli anni, al contrario, non ci si fa nemmeno più caso, finendo con l'ignorarle e con l'imparare a conviverci “pacificamente”.
Le miodesopsie, di per sé, non costituiscono un disturbo grave, ma in rari casi possono associarsi ad altre condizioni, come la miopia, il distacco posteriore del vitreo, o la rottura nella retina. La presenza delle “mosche volanti” nella maggior parte dei casi è quindi riconducibile a fattori come: Scarsa idratazione.
Queste mosche volanti permangono qualche mese prima di essere assorbite completamente all'interno della retina. L'umor vitreo potrebbe distaccarsi solo parzialmente dalla retina. L'allontanamento può causare una rottura della retina, con conseguente sanguinamento all'interno dell'umor vitreo.
Se ci si dovesse rendere conto di avere corpi mobili nel campo visivo, e soprattutto se questi si presentano improvvisamente e con un effetto “a cascata” e con la contemporanea comparsa di flash luminosi che disturbano ulteriormente la visione, è opportuno contattare tempestivamente l'oculista.