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Cosa succede se non pago il CONAI?
Che succede se non lo fa? Rischia di ricevere una sanzione pari a 5.000 € per mancata adesione al CONAI.
Come non pagare il CONAI?
In generale, sono esclusi dall'obbligo di adesione a CONAI gli utenti finali degli imballaggi ossia quei soggetti che, pur acquistando merce imballata per l'esercizio della propria attività o per proprio consumo, non effettuano alcuna attività di commercializzazione e distribuzione della merce imballata acquistata.
Cosa vuol dire contributo CONAI assolto ove dovuto?
Il Contributo Ambientale CONAI rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per gli oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi.
Come faccio a sapere se sono iscritto al CONAI?
Per accertare l'adesione a Conai è possibile ottenere un “Attestato di adesione”, che riepiloga tutti i dati anagrafici del consorziato come risultano nel database Conai alla data in cui viene richiesto.
Cos'è la dichiarazione CONAI?
Il CONAI fornisce l'importo dei contributi in euro per tonnellata, informazione che devi annotare in fattura insieme al peso degli imballaggi. Nel caso in cui la quantità dei prodotti sia espressa in un'unità non facilmente riconvertibile dalle tonnellate, devi indicare un secondo valore a questo scopo.
Chi non si deve iscrivere al CONAI?
Sono inoltre escluse dall'obbligo di adesione a CONAI le imprese che utilizzano esclusivamente imballaggi facenti parte di uno dei sistemi autonomi – previsti dall'art. 221, comma 3, lett. a) e c) del D. Lgs 152/2006 – che abbiano ottenuto il relativo riconoscimento.
Come esporre CONAI in fattura?
Durante la creazione della fattura, nella sezione Lista articoli inserisci il prodotto soggetto a contributo Conai. Sulla riga del prodotto clicca Aggiungi attributi avanzati. Inserisci: al punto 2.2.1.16.1 - TipoDato inserisci la dicitura INFO.
Come si registra il contributo CONAI?
Il contributo ambientale versato periodicamente al Conai è da considerarsi un costo inerente alla produzione e dovrà essere inserito nel conto economico alla voce B7.
Quando scade la dichiarazione CONAI?
CONAI: scade il 20 gennaio 2023 il termine per la dichiarazione periodica del contributo CONAI a carico del produttore e dell'importatore di imballaggi vuoti e pieni.
Chi paga il contributo ambientale?
Il Contributo Ambientale CONAI rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per gli oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi.
Chi paga il Cac?
Il Contributo Ambientale Conai (CAC) Le aziende aderenti al Consorzio devono versare un contributo obbligatorio, il cosiddetto CAC – Contributo Ambientale Conai, che rappresenta la forma di finanziamento alle attività di raccolta differenziata e di riciclo sostenute dalle municipalità.
Come cancellarsi dal CONAI?
La richiesta deve pervenire a CONAI a mezzo PEC (variazioni. conai@ legalmail.it) o per posta raccomandata A.R.
Come contattare il CONAI?
Tag: Il numero verde CONAI 800337799, dedicato alle aziende consorziate è attivo da Lunedì a Venerdì, dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00, per richieste di chiarimenti o supporto da parte dei Consorziati, per la compilazione e la presentazione delle dichiarazioni relative al Contributo Ambientale CONAI.
Cosa bisogna scrivere nella fattura?
Il numero di partita IVA del cedente o prestatore. I dati del tuo cliente, come ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, e indirizzo. Il numero di partita IVA del cessionario o committente. La descrizione, la quantità e i prezzi dei prodotti e dei servizi oggetto della transazione.
Cosa deve esserci in fattura?
I tuoi dati, come nome della ditta o denominazione o ragione sociale, indirizzo e numero della partita IVA. I dati del tuo cliente, come ditta o denominazione o ragione sociale, nome e cognome e indirizzo, eventualmente numero della partita IVA. La descrizione dell'offerta in termini di natura, quantità, e prezzo.
Come deve essere emessa la fattura?
La fattura cartacea può essere compilata a mano o tramite PC. La fattura elettronica è invece documento informatico e strutturato che viene trasmesso telematicamente al Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate e recapitato al soggetto ricevente tramite lo stesso mezzo.
Cosa succede se non fatturo un DDT?
In capo al cedente/prestatore si applica una sanzione amministrativa pecuniaria compresa fra il 90% e il 180% dell'imposta non correttamente documentata. In caso di omessa fatturazione che non incide sulla liquidazione dell'IVA, la sanzione è fissa, che varia da un minimo di euro 250 a un massimo di euro 2.000.
Quanto tempo si ha per fare la fattura?
34/2019. Solitamente, le fatture immediate vengono emesse entro le 24 ore dall'operazione, ma non sempre è possibile farlo. In tal caso, si può procedere entro i 12 giorni successivi. È comunque fondamentale indicare la data di effettuazione dell'operazione, come specificato dall'Agenzia delle Entrate.
Quando scatta l'obbligo di emettere fattura?
Dal primo luglio è scattato l'obbligo di emissione anche per i forfettari con ricavi o compensi superiori a 25mila euro. Resta escluso fino al 2024 chi ha superato la soglia nel 2022.
Quali sono i due tipi fondamentali di fattura?
Esistono due tipi di fattura: "fattura immediata" e "fattura differita" (utilizzabile solo per la cessione di merci). La fattura immediata deve essere emessa contestualmente alla consegna del bene o erogazione del servizio.