Quanti giorni di malattia si possono fare prima di essere licenziati?

Domanda di: Marina Gatti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il periodo di comporto non è mai fisso. È nella maggior parte dei casi di 180 giorni, ma può variare in base allo specifico CCNL di riferimento in base al settore o alla posizione del lavoratore.

Quando il datore di lavoro può licenziare per malattia?

Il datore di lavoro può licenziare legittimamente il dipendente che si trovi in malattia solamente se la sua assenza comporti un grave pregiudizio per l'organizzazione dell'azienda. Per esempio se l'azienda ha pochissimi dipendenti e l'assenza protratta di uno di loro comporti un grave danno alla produzione aziendale.

Cosa succede se si superano i 6 mesi di malattia?

Dunque, decorso il periodo dei 6 mesi, un lavoratore non riceve più l'indennità di malattia né dall'INPS, né dal suo datore di lavoro. Anzi, c'è una possibilità ancora peggiore: il datore di lavoro potrebbe addirittura decidere di licenziare il dipendente.

Quanti giorni di malattia si possono fare in un anno a tempo indeterminato?

Periodo massimo di malattia

Il primo fattore che determina la durata massima della retribuzione della malattia è la tipologia del contratto. Per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono consentiti un massimo di giorni 180 complessivi in un anno solare.

Cosa succede se un lavoratore supera i 180 giorni di malattia?

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